Facciamo la cronaca di una carriera di ‘qualche‘ anno fa, il 2 luglio 1888: alla tratta i cavalli migliori vanno in sorte alla Selva, all’Onda e all’Oca. Si parla bene dell’esordiente baia di Baldassarre Marchetti che invece ha preso la strada di San Marco. Infatti al momento decisivo va via subito l’Onda, con il Citto, seguita dall’Oca con Leggerino, ma dietro ecco arrivare la Chiocciola con un Tabarre che fino a quel momento non aveva mai vinto. San Martino è ancora una volta decisivo: la Chiocciola passa in testa e vi resterà fino all’arrivo. Momento davvero buono per il rione di San Marco che aveva vinto soltanto quattro anni prima. La Contrada decide di festeggiare il 15 dello stesso mese: le cronache del tempo ci raccontano di un sontuoso banchetto alle sei pomeridiane nel giardino della Società dei Quattordici con, pensate un po’, ben 140 persone, davvero molte considerando la rarissima presenza al tempo di donne e bambini. Alle 20 e 30 prende il via l’illuminazione del rione con la piazzetta trasformata in una sala da ballo. Ricordiamo gli altri protagonisti: capitano vittorioso chiocciolino Giuseppe Palmieri Nuti e priore Giovanni Francesco Pallini. Per Tabarre l’inizio di un periodo d’oro con ben undici vittorie.
Massimo Biliorsi