L’urlo di via dei Pellegrini "Musei aperti o si muore"

Gli operatori economici tuonano: "Questa strada vive solo grazie al turismo Bisogna riaprire Facciatone, Battistero e Porta del Cielo prima di agosto"

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Stefano Sbardellati, souvenirs

"Riaprire al pubblico tutti i tesori d’arte della città o le attività economiche di via dei Pellegrini rischiano di morire". Parola di Giordano Mariottini, titolare di ‘Dolci e Cantine’, negozio di prodotti tipici d’alta qualità, che sta raccogliendo firme tra negozianti e ristoratori della zona per chiedere all’Opera della Metropolitana di anticipare l’apertura dei musei senesi. "Ci risulta che il Facciatone, il Battistero, la Cripta e la Porta del cielo torneranno fruibili al pubblico solo dal primo agosto – spiega –. In questi giorni abbiamo ricominciato a vedere qualche presenza, soprattutto nel week-end, ma i visitatori si lamentano per il fatto che i tesori d’arte non sono visitabili. E’ venuta da me gente di Genova e Torino: da loro è tutto aperto... ". E ancora: "Credo che i flussi nei musei siano gestibili – continua Mariottini – perché non c’è sovraffollamento. Anche il Duomo dovrebbe ampliare gli orari al pubblico perché al momento è aperto solo dalle 13 alle 18".

Stefano Sbardellati gestisce invece un negozio di souvenir: "Il problema vero è che manca la gente. Prima arrivavano da Olanda, Francia e Germania, ma ora la situazione è grave: per gli stranieri c’è il blocco delle frontiere, gli italiani invece passeranno l’estate al lavoro. Ormai tutto è rimandato al prossimo anno".

Claudio Casini del negozio ‘I Colonnini’ sottolinea: "La situazione è la stessa anche in Piazza del Campo e in via di Città. Si lavora il 10-15% rispetto al passato. Via dei Pellegrini vive di turismo e chi arriva in questi giorni si lamenta della chiusura dei musei. Capisco però che ci possano essere difficoltà organizzative ed economiche per la riapertura dei tesori d’arte... ".

In controtendenza il ristorante ‘Il Mugolone’, dove Davide Manganelli spiega: "Da noi c’è movimento di italiani e senesi. Abbiamo visto qualche straniero proveniente dalla Svizzera e anche dall’Ungheria. Insomma, a noi sta andando bene soprattutto grazie alla possibilità di mettere i tavolini all’aperto. Certo, non è come gli anni passati, ma non ci lamentiamo".

Al ‘Battistero Bistrot’ Gualtiero Fantozzi si divide tra l’affitto delle camere con vista sul Battistero e il bar in piazza San Giovanni: "Quest’anno è impossibile guadagnare, ma è importante esserci e soprattutto far vedere che siamo aperti. Siena è una città bellissima, specialmente piazza San Giovanni. Gente ce n’è ma non spende le stesse cifre dell’anno scorso. Qui abbiamo visto molti italiani, ma anche tedeschi e francesi. Bisogna riaprire tutto perchè l’Italia va valorizzata e Siena vive solo ed esclusivamente di turismo".