Invaso San Piero, assegnati i fondi "Consorzio pronto a studio di fattibilità"

L’assessore regionale Monni: "Dobbiamo attrezzarci in maniera strutturale per battere la siccità"

Invaso San Piero,  assegnati i fondi  "Consorzio pronto a studio di fattibilità"

Invaso San Piero, assegnati i fondi "Consorzio pronto a studio di fattibilità"

La notizia era arrivata il 1 marzo dal senatore Pd, Silvio Franceschelli: un milione di euro in arrivo dal ministero delle Infrastrutture per realizzare lo studio di fattibilità dell’invaso di San Piero in Campo. Oggi quei soldi sono sempre più vicini, grazie ai sette decreti che Roma emanerà per combattere la siccità. Di questi uno riguarderà proprio la diga. La notizia dell’assegnazione delle risorse, ha fatto esultare l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni. "Lo scorso dicembre, d’accordo con l’Autorità di Distretto – spiega l’assessora – abbiamo proposto al ministero il finanziamento di questo studio. Appena l’Autorità di distretto renderà disponibili le risorse, il Consorzio di Bonifica Toscana Sud procederà alla progettazione".

"I cambiamenti climatici - prosegue Monni - stanno rendendo sempre più severa la problematica della siccità, che va affrontata sotto più punti di vista. Ovviamente è necessario lavorare all’abbattimento delle emissioni climalteranti puntando con decisione alla neutralità carbonica, come stiamo programmando nel piano della transizione ecologica, ma è sempre più indispensabile anche attrezzarsi in maniera strutturale per aumentare la nostra capacità di trattenere la risorsa quando è disponibile per rilasciarla nei periodi di scarsità. In quest’ottica diventa fondamentale agevolare e sostenere la realizzazione o l’adeguamento degli invasi privati dedicati a finalità agricole e la realizzazione di invasi ad uso idropotabile. Questa Regione ha dimostrato, nel tempo, una grande lungimiranza e capacità realizzativa, dotandosi di due invasi, Montedoglio e Bilancino, che hanno consentito di affrontare la grande siccità della scorsa estate con relativa tranquillità".

San Piero in Campo nel comune di Radicofani, che diventerebbe il terzo lago artificiale della Toscana con una portata di 17 milioni di metri cubi d’acqua. Progettata tra il 1970 e il 1976, i lavori per costruirla furono voluti da un consorzio di bonifica di cui facevano parte i comuni di Pienza, Castiglione, Radicofani, San Quirico, Montepulciano e Chianciano, come invaso a servizio dell’agricoltura e dei comuni vicini con una capacità stimata di 10,7 milioni di metri cubi d’acqua. Nel 1986 i lavori furono bloccati per motivi economici.

Oggi, dopo 36 anni, la diga, potrebbe essere ampliata, terminata ed entrare effettivamente a regime. "Oggi dobbiamo mettere in campo le stesse capacità e tenacia e rafforzare la nostra capacità di adattamento. Ovviamente gli invasi non sono l’unica soluzione, infatti mi preme ricordare che nel 2022 siamo intervenuti investendo più 4 milioni di euro in interventi che hanno contribuito ad alleviare i problemi derivanti dalla carenza di risorsa idrica".