
Un momento del taglio del nastro dell’Osservatorio astronomico a Radicofani
di Massimo Cherubini
Una notte a guardare le stelle. Ad occhio nudo e con i telescopi arrivati all’Osservatorio Astronomico di Monte Calcinaio, nel comune di Radicofani. Domenica l’inaugurazione a quasi vent’anni dal via di un progetto nato sia per la peculiarità della zona dove è stato realizzato (fantastica, totalmente incontaminata dalla luce artificiale), sia per dotare Radicofani e i paesi della zona di un richiamo turistico e anche riservato a studiosi e amanti dell’astronomia. Dopo il taglio del nastro del sindaco Francesco Fabbrizzi si è tenuto un convegno con gli interventi di tre docenti universitari studiosi del settore. Al convegno c’è stata una buona partecipazione. Ha ottenuto un buon successo ma il boom, come da previsioni, c’è stato dal tardo pomeriggio. Dal calar del sole fino a notte fonda. Sette-ottocento persone hanno fatto accesso all’Osservatorio. Molti giunti con la navetta che dal centro di Radicofani, ogni quindici minuti, ha raggiunto il Monte Calcinaio. Tanti altri sono arrivati sl posto con mezzi propri. In alcuni momenti c’è stata coda, un po’ di attesa a causa dell’elevato afflusso. Poi pochi minuti per guardare le stelle, lo spazio. Non utilizzando il potente telescopio dell’Osservatorio, difficile da usare, ma con quelli arrivati della Società Astronomica Poliziana. "E’ stato un gran successo – commenta il sindaco Fabbrizzi – che ha confermato la bontà e l’attualità del progetto. Ora dobbiamo studiare le modalità di gestione e le prossime iniziative da realizzare".
L’inaugurazione c’è stata, ora l’Osservatorio deve vivere ed affermarsi. Tanti anni fa, quando si posavano le prime pietre, tra le tante idee c’era anche quella di fare un campus destinato agli studenti. La tante buone intenzioni sono state fermate con il fermo dei lavori. Il progetto ha rischiato di naufragare per mancanza di finanziamenti prima assicurati, in buona parte, dalla Fondazione del Monte dei Paschi. Ora i tempi sono cambiati e l’apertura è stata resa possibile grazie agli ultimi interventi, molti di ripristino dopo l’implacabile erosione dovuta al passare degli anni e ad una sorta di scarsa manutenzione della struttura. Il comune ha investito 150mila euro per gli ultimi lavori e anche per acquistare il potentissimo telescopio. Ora, come accennato, urge definire come mettere a "reddito" l’Osservatorio.