Il Museo del Cristallo di Colle, unico in Italia, ieri ha riaperto le sue porte. A seguito della ristrutturazione di tutta la struttura e della Piazza. Un’operazione di riqualificazione del museo del Cristallo e della nuova piazza ex vetreria Boschi, di circa 1000mq, che costituisce il solaio di copertura del sottostante Museo. Un’operazione che sfiora i 2 milioni di euro, iniziata a cavallo del 2016 e del 2017 con la partecipazione al bando regionale, da lì la progettazione e dopo i lavori. Un luogo che recupera un’identità tutta colligiana, quella del cristallo. La stessa Piazza, infatti, è pensata come una ‘piazza’ di una cristalleria, con elementi architettonici riconducibili a strumenti del molatore (panchine, lampioni, fontana, etc), ma anche alcune parti della pavimentazione richiamano cristallerie storiche con stemmi e nomi.
"La storia del cristallo è intimamente legata al nostro territorio dove la cultura, la tradizione, la sapienza artigianale e la manifattura sono sempre state strettamente connesse nella comunità – afferma il sindaco Alessandro Donati – L’obiettivo del rinnovato Museo è quello di consolidare nell’immaginario collettivo un prodotto eccezionale, fragile e potente allo stesso tempo che tocca la sfera intima di tutti noi. Per la nostra città il cristallo non è solo economia, ma un vero e proprio substrato culturale che deve essere costantemente rinnovato e mantenuto nel tempo". I necessari lavori di ristrutturazione della piazza sotto cui si sviluppa la struttura, sono stati l’occasione per ampliare l’area di accoglienza bookshop e per ripensare il percorso espositivo, che ha posto al centro la storia della produzione vetraria a Colle, dalle prime tracce di età medievale, fino al grande sviluppo industriale e alla svolta degli anni Sessanta del XX secolo, quando la produzione colligiana si è specializzata nella lavorazione del cristallo al piombo al 24%. Una innovazione che ha portato la città a produrre fino al 95% del cristallo italiano e al 15% del cristallo mondiale. Opere di alto artigianato, elaborazioni di famosi designer o semplici oggetti da tavola hanno portato il nome di Colle in tutto il mondo. Il nuovo Museo del Cristallo metterà al centro della narrazione le persone e la comunità di Colle. Già nel progetto di identità visiva, infatti, parla non solo della materia cristallo, ma delle tradizioni, delle storie, degli uomini e delle donne che hanno dato importanza a questa produzione.