In scena ’La vite è bella’ L’omaggio goliardico alle Terre dei grandi vini Le ironie sulle elezioni

Stasera l’ultima replica dell’operetta, culmine delle Feriae Matricularum. Si ride dei candidati e del territorio. Il principe: "Quindici nuove matricole".

In scena ’La vite è bella’  L’omaggio goliardico  alle Terre dei grandi vini  Le ironie sulle elezioni

In scena ’La vite è bella’ L’omaggio goliardico alle Terre dei grandi vini Le ironie sulle elezioni

"Chi siete? Cosa fate? Cosa portate? Sì, ma in quanti siete? Un fiorino!". No, non è il film ’Non ci resta che piangere’ di Troisi e Benigni, bensì "La vite è bella: non ci resta che bere", l’operetta 2023 dei Goliardi delle Feriae Matricularum, ovviamente diretta da Luca Virgili, più noto come il Fresco. Lo spettacolo, tornato al teatro dei Rinnovati dal 2019, ha avuto la serata di apertura giovedì sera e chiuderà stasera. Per la stagione 2022-2023, il principe delle Feriae, Iacopo Mori, detto Ciro, viste le sue origini di Montalcino e la sua sfrenata passione per il cinema, ha deciso di omaggiare due grandi colonne portanti di Siena e dell’Italia: il vino e l’attore (vincitore di due premi Oscar) Roberto Benigni.

L’operetta di quest’anno, infatti, non vede la città di Siena come unica protagonista, ma ha una visione più ampia di tutto il territorio, andando anche a punzecchiare gli otto candidati a sindaco, che in questa campagna elettorale, hanno abusato della parola ’territorio’. La storia è un vero e proprio intreccio tarantiniano, in cui si viaggia tra l’epoca dell’Antica Grecia, con gli dèi dell’olimpo, e il mondo attuale: proprio come accade in "Non ci resta che piangere", quando Troisi e Benigni tornano indietro di 450 anni, regalandoci scene memorabili, come l’incontro con Leonardo da Vinci o la lettera a Giacomo Savonarola. I Goliardi senesi nell’operetta, si sono ritrovati in un mondo, in cui è sparito il vino ovunque, meno che a Siena. Proprio in questo momento, interviene il dio del vino Bacco, il quale ha la missione di ridare il vino all’intero pianeta e per fare ciò, dovrà confrontarsi con i candidati a sindaco di Siena e trovare il modo di raggiungere l’obiettivo.

Nell’opera teatrale i Goliardi, hanno anche dovuto aspettare fino all’ultima settimana per concludere le scene, poiché dovevano conoscere l’esito del primo turno di elezioni, che ha visto andare al ballottaggio Anna Ferretti e Nicoletta Fabio, proprio per inserirle nella trama. Una serata ricca di satira, canti, risate, ma anche momenti seri e di riflessione.

"Aldilà dell’operetta, che sancisce la fine dell’annata goliardica – spiega il principe Iacopo Mori -, per le Feriae Matricularum è stata una stagione molto positiva, perché sono entrate quindici nuove matricole. Un dato che conferma la crescita del movimento, che negli ultimi dieci anni stava leggermente calando. Sono orgoglioso di poter essere stato il principe di questa annata e spero che certe tradizioni senesi, possano non morire mai. Gaudeamus!".

Pietro Federici