Il viaggio musicale della Chigiana. Da Siena a Firenze, a New York

Un ponte tra Siena, Firenze e New York, fatto di musica e di connessioni tra le tendenze delle avanguardie del ventesimo secolo. Stasera a Palazzo Chigi Saracini l’appuntamento con i concerti proposti dal Chigiana International Festival & Summer Academy è con il flauto di Roberto Fabbriciani e Antonio Caggiano, nella doppia veste di percussionista e direttore del Chigiana Percussion Ensemble, per andare a esplorare l’opera dei maggiori esponenti della New York School e del coevo movimento musicale fiorentino.

"Sulle tracce dello stimolante scambio di idee musicali intercorso tra le due comunità a partire dalla fine degli anni Cinquanta – spiegano dalla Chigiana – si sviluppa un programma straordinario che mette in evidenza la tensione tra la ricerca della modernità e il ritorno verso l’antico". ‘Tracce’, quindi, che non a caso è il titolo di questa edizione del festival dell’Accademia che accompagna l’attività di formazione dei corsi estivi. John Cage, Roberto Lupi, Daniele Lombardi, Lou Harrison e Sylvano Bussotti sono i nomi che stasera (inizio alle 21.15) comporranno l’affresco musicale di un’esperienza artistica incentrata sulla sperimentazione e la libertà interpretativa.

Le ispirazioni: dai riti apotropaici dell’America centrale alle sonorità del jazz, dai suoni della natura agli ambienti più tipicamente newyorkesi. Il Chigiana Percussion Ensemble sarà formano da Giulio Ancarani, Francesco Conforti, Carol Di Vito, Matteo Fracassi, Roberto Iemma, Matteo Lelii, Angelo Maggi e Igor Tiozzo Netti. Il festival chigiano domani si sposta invece alla Basilica dei Servi, dove alle 19 il Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini, diretto da Lorenzo Donati, proporrà un programma incentrato su opere di György Ligeti, insieme a una selezione di brani di Pizzetti, Petrassi, Daniel-Lesur e Mahler.

R.B.