Il titolo Monte vola in Borsa, +19% Conto alla rovescia per l’assemblea

L’ad Luigi Lovaglio a Mf: "L’aumento di capitale conviene, c’è tanto valore inespresso nella banca". Il consigliere economico di Giorgia Meloni: "Meglio rimandare la decisione e aspettare il nuovo governo"

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di Pino Di Blasio

Più si avvicina il giorno dell’assemblea per l’aumento di capitale, più le contingenze danno una spinta alle strategie dei vertici del Monte dei Paschi, presidente Patrizia Grieco e ad Luigi Lovaglio in testa, di chiudere in fretta la partita per non farsi beccare dalle tempeste in arrivo in mare aperto. L’endorsement di Anima Holding di venerdì, con la società di gestione del risparmio pronta a puntare sul piatto dell’aumento una fiche corposa, fino a 250 milioni, ha messo le ali al titolo Mps in Borsa. Che ieri ha aperto la seduta volando fino al 20% in più, per poi assestarsi alla chiusura delle contrattazioni a 36,38 centesimi di euro, un balzo del 19,05% in un giorno. Accadrà la stessa cosa se Axa, il partner del Monte nella bancassurance, dichiarerà il suo interesse a partecipare al rafforzamento patrimoniale, sottoscrivendo un altro 10% di quei 900 milioni di euro che toccano ai privati. Fetta residuale dei 2,5 miliardi di euro di aumento, con il Tesoro che garantirà 1,6 miliardi di euro.

"L’aumento? Conviene" ha spiegato a Mf l’ad Lovaglio in una lunga intervista nella quale ha ricordato tutti i passi avanti compiuti nelle ultime settimane (dall’accordo con i sindacati per i 3.500 esodi incentivati entro novembre alla riorganizzazione della struttura del gruppo, con le filiali commerciali e private-corporate al centro) per dimostrare che "in Banca Mps c’è tanto valore inespresso". "L’aumento di capitale - ha detto Lovaglio - sarà blindato quando le banche del consorzio passeranno dalla pre-garanzia alla garanzia vera e propria. E’ chiaro che una volta che c’è la garanzia delle banche, l’aumento è assicurato e la distinzione tra scindibile e inscindibile diventa una questione tecnica". Garanzia che con l’assist di Anima diventa ancora più certa.

L’altra prova che bisogna fare in fretta e chiudere tutto entro metà novembre, viene dalle parole di Maurizio Leo, consigliere economico di Giorgia Meloni, ha riferito a Bloomberg. Leo viene definito ’the top economic adviser di Giorgia Meloni’, in pole per diventare il prossimo primo ministro in Italia. "Abbiamo bisogno di rimandare - ha detto il consigliere della leader di FdI a Bloomberg - la decisione sull’aumento di capitale. E’ un momento difficile ed è meglio aspettare il nuovo governo. Il Monte dei Paschi è un’operazioone importante, che ha bisogno di proteggere sia i posti di lavoro che un asset strategico per l’economia italiana". Difficile frenare adesso l’operazione aumento, ma quelle parole fotografano uno dei mantra del centrodestra sul Monte: quello di farla restare una banca di Stato.