ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

Il ’SanGin Festival’ fa centro. Al Cassero è tutto esaurito

Il 'SanGin Festival' a San Gimignano ha registrato un grande successo con il parco della Rocca strapieno di pubblico per due serate dedicate al Gin. Presentazioni di produttori italiani, miscelazioni, musica e stuzzichini hanno reso l'evento unico in Toscana. Possibile ampliamento in futuro fino a piazza delle Erbe per diventare un'eccellenza locale.

Il 'SanGin Festival' a San Gimignano ha registrato un grande successo con il parco della Rocca strapieno di pubblico per due serate dedicate al Gin. Presentazioni di produttori italiani, miscelazioni, musica e stuzzichini hanno reso l'evento unico in Toscana. Possibile ampliamento in futuro fino a piazza delle Erbe per diventare un'eccellenza locale.

Il 'SanGin Festival' a San Gimignano ha registrato un grande successo con il parco della Rocca strapieno di pubblico per due serate dedicate al Gin. Presentazioni di produttori italiani, miscelazioni, musica e stuzzichini hanno reso l'evento unico in Toscana. Possibile ampliamento in futuro fino a piazza delle Erbe per diventare un'eccellenza locale.

Ha rifatto il pieno, anzi no, di più: lo strapieno di pubblico nelle due serate del programma, il ’SanGin Festival’ messo in scena, creato e presentato, e con successo, dai ragazzi e ragazze della nuova associazione ’Controcultura’ nel parco della Rocca. Unico festival in Toscana dedicato al Gin, con la presentazione di miscelate combinazioni e ricette al distillato della coccola del ginepro, gli stuzzichini, musica con Dj e molto altro.

Dal palco sono stati presentati ventisei produttori italiani e una marea di etichette di distillerie ben selezionate dall’esperto e creatore del Sangin insieme a tutto il gruppo, il Gingegnere e oramai popolare ’chef’ Lorenzo Borgianni. Tutti a brindare con il Gin dentro il cassero della Rocca, diventato per questa festa piuttosto stretto con presenze da capogiro nelle serate del festival. Ma sempre con ingressi rispettosi delle scrupolose misure di sicurezza che impongono il numero chiuso. Chi usciva, lasciava il posto a chi entrava.

E tutti in fila fino in piazza dell’Erbe, in silenziosa e ordinata attesa del turno, grazie al servizio d’ordine e a un pubblico paziente. Tutto da applausi, fino a mezzanotte in punto.

Evento che potrebbe essere in futuro, secondo alcune indiscrezioni, rivisto, programmato e allargato dalla Rocca fino in piazza delle Erbe. Non sarebbe una proposta da scartare. "Con l’obiettivo – spiegano i ragazzi e le ragazze di Controcultura – di diventare un’altra eccellenza delle proposte di San Gimignano".