
Parte con la prima fase, il test clinico, l’utilizzo del plasma iperimmune per la cura dei pazienti Covid anche al policlinico Le Scotte. Si chiama Tsunami ed è il protocollo adottato in Toscana per l’utilizzo del plasma raccolto da persone guarite da Covid-19 in grado di neutralizzare il virus nei pazienti ancora contagiati. A questo trial clinico aderiscono anche il Servizio Trasfusionale e l’Officina trasfusionale. Ieri le prime visite di idoneità di pazienti guariti dal Covid-19: se risponderà ai requisiti minimi di presenza di anticorpi neutralizzanti, il loro plasma sarà lavorato nell’officina trasfusionale e messo a disposizione dei pazienti delle aree Covid. La donazione di plasma da paziente convalescente Covid avviene con modalità di ‘donazione differita’: i candidati dovranno prenotare una visita preventiva e prenotare la propria donazione chiamando il numero di telefono 0577 585076, dal lunedì al venerdì, dalle 10,30 alle ore 13.
Per poter donare il plasma, il paziente dovrà presentarsi alla visita di idoneità dopo che siano trascorsi 14 giorni dall’avvenuta guarigione, accertata dall’esito negativo del test molecolare tramite tampone. Inoltre i candidati donatori non dovranno avere subito trasfusioni di emocomponenti in passato e, nel caso delle donne, non devono aver registrato gravidanze pregresse.
"Con l’adesione al protocollo Tsunami - dice il dottor Giuseppe Campoccia, direttore del Centro Emotrasfusionale – ci apriamo ai pazienti convalescenti o guariti dal Covid: in tal senso anche chi in passato è risultato positivo potrebbe contribuire ad arricchire le nostre disponibilità di plasma iperimmune, ovviamente solo nei casi in cui ci sia l’idoneità per la donazione". "Confidiamo – aggiunge il dottor Giuseppe Marotta, direttore dell’Officina trasfusionale – che il plasma prelevato da pazienti Covid convalescenti, se ricco di anticorpi neutralizzanti, possa indurre nei malati in fase precoce una più rapida guarigione. Il paziente guarito dall’infezione può disporre di un plasma di assoluto giovamento per i pazienti ancora malati".