REDAZIONE SIENA

Il presidente di Ncc all’attacco "Autopalio non da paese civile"

L’affondo di Francesco Ruo: "Serve un piano per rifare integralmente il raccordo. Basta con i mezzi cantieri"

"Non può essere un caso, il fatto che sull’Autopalio si verifichino di continuo incidenti". Francesco Ruo, presidente di Azione Ncc, associazione che riunisce le aziende di noleggio con conducente, torna a tuonare contro le precarie condizioni di sicurezza della Siena - Firenze. "L’ennesimo incidente dimostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, che su quella strada la sicurezza è un optional – prosegue – Problemi che peggiorano di anno in anno e lavori continui, così come sono continui i ritardi nel portarli a termine. Non è possibile che entrare su quella strada equivalga ad una roulette russa". Il presidente era già intervenuto con parole altrettanto dure meno di un mese fa, definendo il raccordo autostradale "la strada dei dannati, dove sai quando entri ma non quando potrai uscirne" e illustrando i problemi rappresentati dalla presenza di cantieri in cui i lavori procedono a rilento, o non procedono affatto, e chiedendo con forza un’accelerazione dei lavori. Richiesta che torna ad avanzare a nome della categoria che rappresenta e delle migliaia di utenti che ogni giorno rischiano la vita viaggiando tra restringimenti, deviazioni e scambi di corsia. "Noi lo diciamo da tempo: serve un piano per rifare integralmente il raccordo autostradale – afferma – Non siamo solo noi Ncc a chiederlo, basta parlare con i pendolari che usano i loro mezzi privati. L’Autopalio è una strada non all’altezza di un Paese civile: si intervenga al più presto, basta con ‘mezzi lavori’".