Il Palamontepaschi all’asta La base è di 400mila euro

A nulla è valso il tentativo del Comune di comprarlo lo scorso anno. La vendita è fissata per il 27 gennaio, ma il valore della struttura è crollato

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Il Palamontepaschi è all’asta per 410mila euro, la vendita è fissata per il 27 di gennaio. La struttura congressuale di Chianciano, situata nel cuore del parco comunale dei Fucoli, potrebbe così non essere più un bene a disposizione del turismo della città. La procedura è pubblica ed a nulla è valso il tentativo lo scorso anno del Comune di acquisto del bene per più di 700 mila euro. La notizia ha destato profondo sgomento nella cittadina, anche fra gli stessi operatori economici che hanno commentato la notizia sui social.

Inoltre, proprio al fianco del Palamontepaschi sta sorgendo la nuova struttura, al servizio dello stesso sempre per i fini congressuali. Il lavoro pubblico è da due milioni di euro che sono finanziati dalla Regione Toscana e promossi e sostenuti dall’amministrazione comunale; ricordiamo che questa nuovo progetto sarà pronto a fine anno; insomma un pasticcio che rischia di diventare davvero una criticità per la città termale. Il bene, oggi denominato appunto “Palamontepaschi” è della Fondazione Terme di Chianciano, società che è in liquidazione ed era stato stimato nel 2018 a 1 milione e 380 mila euro, per arrivare invece adesso alla cifra dei 410.000 euro che è, appunto, la base d’asta.

Cosa è accaduto in questo anno, ma soprattutto perché non è stata accettata nel 2020 l’offerta del Comune superiore a 700 mila euro e perché oggi va all’asta per un importo ridotto di quasi la metà? "Monitoriamo costantemente lo scenario – ci ha dichiarato il Sindaco Andrea Marchetti – affinchè l’asset resti nella disponibilità della città". Anche l’opposizione è questa volta d’accordo ed il capogruppo Paolo Piccinelli parla di “una tegola l’ennesima sulla nostra comunità, che rischia di perdere una struttura funzionale allo svolgimento di attività turistiche e non solo".

"E’ probabile – sottolinea Piccinelli – che l’amministrazione che lo scorso anno aveva manifestato la volontà di comprarlo, si faccia di nuovo avanti, in caso contrario, credo debba essere aperta una discussione nella città perché perdere oggi il palamontapschi, sarebbe davvero rischioso.” Non è da escludere la possibilità che la città questa volta risponda coesa per salvare la funzione pubblica del bene.

Anna Duchini