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Il mercato torna a comprare bond del Monte

Collocate con successo obbligazioni per 750 milioni di euro, altro passo avanti per la nuova banca. Si accende la lotteria delle nomine

Il mercato torna a comprare bond del Monte

Ogni tappa è un passo in più verso il ritorno ai tempi d’oro. Ogni giorno regala un segnale che a Rocca Salimbeni le nubi stanno per essere tutte spazzate via. Se si eccettuano le ricorrenti fughe di notizie su avvisi di garanzia e inchieste destinate a finire con archiviazioni e assoluzioni. Ieri Banca Monte dei Paschi è tornata a finanziarsi sul mercato obbligazionario, a distanza di oltre due anni dall’ultima emissione di bondi. Dopo aver incassato la doppia promozione del rating di Moody’s, per il successo dell’aumento di capitale da 2 miliardi e mezzo di euro e l’esodo incentivato di 4.125 dipendenti, il prepensionamento volontario più massiccio nella storia recente delle banche, Mps ha chiuso il collocamento di un’obbligazione senior preferred da 750 milioni di euro con scadenza a marzo 2026.

La prova che le obbligazioni collocate sul mercato hanno incontrato il favore degli investitori è che l’operazione ha raccolto una domanda di titoli pari a circa 1,6 miliardi di euro, il doppio dell’offerta stando a quanto hanno riferito fonti vicine al collocamento. L’emissione è stata prezzata con una cedola del 6,75%, sotto l’indicazione iniziale di prezzo del 7%-7,125%; un’ulteriore prova dei progressi compiuti dalla banca sul fronte della redditività e della solidità patrimoniale.

Tutto serve in vista delle prossime scadenze dalle parti di Rocca Salimbeni. La prima è quella delle nomine del nuovo consiglio d’amministrazione, con il Monte che è il tassello forse meno appetibile della grande torta di poltrone che sarà preparata a marzo dal Governo. Il Ministero dell’Economia avrebbe selezionato i cacciatori di teste che supporteranno l’esecutivo nella scelta dei candidati per il rinnovo dei consigli di amministrazione di quasi 70 società. La scelta sarebbe caduta, a quanto scrive Radiocor, su Spencer Stuart, Key2People ed Eric Salmon.

"Axa non è interessata a gestire una banca e spera che per il futuro del Monte possa essere trovata la soluzione migliore per continuare la partnership in essere". Lo ha dichiarato Antimo Perretta, ceo European markets e presidente del board Axa Italia. La compagnia francese è la seconda azionista di Mps dopo il Mef. "La partnership è iniziata 14 anni fa. Lavora molto bene, ha avuto alti e bassi, ma ora i ruoli sono chiari - ha aggiunto Perretta . Axa ha aiutato Mps nell’aumento di capitale. La nostra posizione è di partner, siamo con il Tesoro, per cercare la soluzione migliore per il futuro della banca. Che è un player forte in Italia, così da poter continuare la nostra collaborazionei"