DANIELE PALMIERI
Cronaca

Il medico del paese va in pensione. Cerimonia oggi alle 17 per Sbrilli: "Ho iniziato a Campiglia nel 1984"

Il dottore, che oltre al capoluogo seguiva anche le frazioni, verrà salutato prima del consiglio comunale

Marcello Sbrilli ha ricoperto. anche ruoli importanti a livello provinciale quale segretario della Fimgg Si occupa. di formare i medici di medicina generale che sono un valore aggiunto a maggior ragione in realtà poco popolose come la Val d’Orcia

Marcello Sbrilli ha ricoperto. anche ruoli importanti a livello provinciale quale segretario della Fimgg Si occupa. di formare i medici di medicina generale che sono un valore aggiunto a maggior ragione in realtà poco popolose come la Val d’Orcia

Prima del consiglio comunale, convocato per oggi pomeriggio alle ore 18 il sindaco Luca Rossi, a nome dell’amministrazione e dei cittadini-pazienti, consegnerà al dottor Marcello Sbrilli una targa-ricordo per esprimere riconoscenza e gratitudine per i suoi 40 anni di servizio. Una cerimonia sentita, che si svolgerà alle ore 17, per salutare un professionista che è stato punto di riferimento per la comunità.

Dottore, quando e dove ha iniziato ad essere medico di famiglia?

"Ho iniziato nel 1984 a Campiglia d’Orcia e Bagni San Filippo, poi dal 1993 anche a Vivo d’Orcia; successivamente anche a Poggio Rosa, Castiglione. Certo, con il tempo le cose sono cambiate ed è stato necessario adeguarsi anche nell’impostazione del lavoro".

Cosa significa essere medico di base in realtà decentrate, con popolazione ridotta e sparsa?

"Significa per un verso accettare alcuni disagi logistici ed organizzativi, arrivando nel mio caso a gestire tre ambulatori, con orari diversificati mattina e pomeriggio, visite domiciliari e una parte del tempo dedicata agli spostamenti. Dall’altra c’è il vantaggio dei rapporti diretti tra pazienti e medico, senza l’intermediazione di strutture presenti nei centri di maggiori dimensioni".

Essere medico di base ’decentrato’ comporta dei limiti in termini professionali?

"Non direi. Certo, ritorna il problema delle distanze e degli spostamenti ma, se guardo al mio percorso, ad esempio, sono stato fra l’altro segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimgg), coordinatore della Aggregazione Funzionale Territoriale (Aft) per la medicina in Amiata-Val d’Orcia. Mi occupo di formazione dei Medici di Medicina Generale: ce ne sono veramente in gamba. Per questo il medico di famiglia non deve scomparire ma essere sempre di più il fulcro di una medicina territoriale vicina ed al servizio dei cittadini".

Un augurio ai suoi pazienti?

"Di continuare ad avere un medico di fiducia e di libera scelta. Per quello che ho potuto, mi sono impegnato perché abbiano continuità assistenziale con un nuovo medico che li segua in modo adeguato".