
Il lutto "Non si dovrebbe morire di lavoro"
Anche Siena si è vestita a lutto a seguito della tragedia di venerdì, quando è crollato il cantiere di un supermercato in costruzione a Firenze. A seguito della proclamazione del lutto regionale, il Comune di Siena ha esposto a mezz’asta e listata a lutto la bandiera della Balzana e negli uffici ieri mattina è stato fatto un minuto di silenzio alle 10. Anche l’amministrazione comunale di Monteriggioni si è stretta intorno alle famiglie degli operai deceduti e feriti rimandando rimandati tutti gli eventi programmati per la giornata di ieri per rispettare il lutto regionale.
Il rettore dell’Università di Siena ha espresso, a nome suo personale e della comunità accademica, il cordoglio per il gravissimo incidente sul lavoro; sui campi sportivi ieri si è osservato il minuto di silenzio. Sui social tanti i commenti. "Nel 2024 si continua a morire di lavoro. Sono morti che spezzano il cuore. Sono morti che non dovrebbero esserci" ha scritto Andrea Valenti, segretario provinciale del Pd. La consigliera di Progetto Siena Anna Ferretti ha commentato: "Un uomo italiano deceduto e quattro nordafricani. Tre uomini rumeni feriti. Sono tutte persone, come me, ma sette sono i ’famosi’, i non ’tollerati’ stranieri. Sono quelli che ci ’rubano’ il lavoro, il pane, che devono ’stare a casa loro’. Senza il loro lavoro, spesso a cottimo, la nostra economia non andrebbe avanti. Edilizia, agricoltura, alberghi e ristoranti non avrebbero mano d’opera di basso livello, sottopagata o pagata a nero, ma fondamentale, per fare i lavori più ingrati".
Potere al Popolo Siena ha fatto sapere con una nota: "Ci stringiamo intorno ai colleghi e ai familiari, a cui va tutta la nostra vicinanza. Più di mille morti ogni anno non sono una fatalità, sono il prodotto della ricerca costante di risparmio nei tempi, nelle forniture, nelle dotazioni di sicurezza: la classe politica e imprenditoriale sono dirette responsabili".