RICCARDO BRUNI
Cronaca

Il Louvre rende la ’Madonna dei Francescani’ di Duccio di Buoninsegna

Dopo il grande successo riscosso nella mostra internazionale ’Revoir Cimabue. Aux origines de la peinture italienne’, tenutasi al Musée du...

Dopo il grande successo riscosso nella mostra internazionale ’Revoir Cimabue. Aux origines de la peinture italienne’, tenutasi al Musée du Louvre di Parigi, la Madonna dei Francescani di Duccio di Buoninsegna torna a essere esposta alla Pinacoteca nazionale di Siena. L’opera, tra le più rappresentative della collezione senese, ha riscosso grande interesse da parte di pubblico e critica, confermando il ruolo centrale della scuola senese nell’evoluzione della pittura italiana del Medioevo. Ora nuovamente visibile in Pinacoteca, l’opera è esposta nella teca climatizzata appositamente realizzata per l’occasione parigina, che garantisce condizioni ottimali di conservazione.

Durante il periodo della mostra, la Pinacoteca ha offerto al pubblico un’esposizione eccezionale: il Polittico dei Gesuati di Sano di Pietro, ricomposto per la prima volta a Siena con la sua predella, concessa in prestito dal Musée du Louvre. La predella, raffigurante le Storie di San Girolamo, ha restituito all’opera la sua complessità iconografica e narrativa, offrendo una visione completa della raffinatezza della pittura senese del Quattrocento.

"La politica dei prestiti – afferma Axel Hémery, direttore dei Musei nazionali di Siena - è materia sensibile che necessita una mano leggera. Il prestito della Madonna dei Francescani aveva senso per arricchire l’affascinante mostra Revoir Cimabue nel Louvre, quel museo mondo. Però è con grande felicità che accogliamo il suo ritorno a casa, via San Pietro 29, nella casa dell’arte senese".

Grazie a un articolato programma, si è rafforzato in modo significativo il legame tra museo, comunità locale e territorio, che si è riflesso in dati molto positivi: nei primi mesi del 2025, la Pinacoteca ha registrato un incremento del 24 per cento di visitatori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

E adesso, con il ritorno della Madonna dei Francescani, uno dei simboli più alti della pittura di Duccio, la Pinacoteca si conferma un punto di riferimento per la valorizzazione e la narrazione del patrimonio artistico senese, con uno sguardo sempre più aperto al dialogo internazionale.