RICCARDO BRUNI
Cronaca

Il futuro del giornalismo. Nuovo libro di Sorrentino

Presentazione alla Biblioteca degli Intronati con Ascheri, Magrini e Berti

Il futuro del giornalismo, secondo Carlo Sorrentino. Professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Firenze, l’autore del libro ‘Il giornalismo ha un futuro. Perché sta cambiando, come va ripensato’, presentato nella Sala storica della Biblioteca comunale degli intronati, ha ricordato subito, salutando il pubblico, che proprio a Siena ha iniziato la sua carriera accademica.

Un ritorno, quindi, nell’occasione dell’appuntamento inserito nella rassegna di ‘Incontri in Biblioteca’ curata da Raffaele Ascheri, nel corso del quale l’ospite è stato accompagnato da due giornalisti legati, per motivi diversi, alla città e alla realtà del territorio senese: Daniele Magrini, che alla carriera nella cronaca ha aggiunto la sua attività di saggista, e Michela Berti, che è la responsabile della redazione di Siena del quotidiano La Nazione. "La dinamica dei social ha stravolto il tema della rilevanza della professione giornalistica – ha detto Magrini – e oggi sono gli algoritmi a decidere cosa mostrarci. L’argine a tutto questo è l’informazione di prossimità, le cronache locali, in cui chi fa informazione ha una connessione diretta con la notizia".

Lo ha spiegato bene Michele Berti, che ha raccontato la giornata tipo nella redazione di cui è a capo. "Sono orgogliosa di fare questo lavoro – ha commentato – e andare a cercare le cause delle cose che raccontiamo. Mettiamo tutta la nostra professionalità nella scelta delle notizie che scegliamo per i nostri lettori". "L’informazione – ha detto Sorrentino – è un bene pubblico. Come l’aria o l’acqua, anche per l’informazione dovremmo adoperarci affinché sia in buona salute. Il giornalismo deve cambiare per avere un futuro, ma è fondamentale che quel futuro lo abbia. Perché senza informazioni condivise non esiste una società".

R.B.