Il Festival della fede diventerà evento annuale

Il successo degli incontri sul sagrato del Duomo con tanti protagonisti. Arcidiocesi e Opera della Cattedrale scommettono sull’appuntamento fisso

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Il festival ‘Pace, bellezza e pienezza’ diventerà un appuntamento fisso, ogni anno proporrà una riflessione tra i temi dell’arte e della fede. Sulla scia dei risultati ottenuti, con oltre ottocento persone che si sono sedute sul sagrato del Duomo ad assistere alle conversazioni animate dagli ospiti, Arcidiocesi, Opera della Metropolitana e Opera Laboratori hanno deciso di mettersi subito al lavoro per la prossima edizione. Confermando l’impianto del festival, legato non solo agli incontri serali ma anche eventi collaterali, dedicati prima di tutto alle famiglie e al patrimonio artistico del territorio. Sul sagrato del Duomo, quattro serate che hanno coinvolto il pubblico.

Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, ha condotto i presenti a una profonda meditazione, insieme al cardinale Lojudice, anche attraverso la poesia di Mariangela Gualtieri, Margherita Guidacci, Simone Weil, aprendo e chiudendo il viaggio con le parole di Mario Luzi. La seconda giornata si è concentrata sulla figura di Donatello e sul suo rapporto con Siena, attraverso un tour all’interno del complesso monumentale del Duomo guidato da Marilena Caciorgna e poi l’intervento di Francesco Caglioti, professore alla Scuola Normale Superiore di Pisa, che ha tenuto, all’interno della Santissima Annunziata, una conferenza sull’attività senese di Donatello, che Caglioti ha definito un "terremoto così violento da determinare ripetute scosse di assestamento".

Il terzo appuntamento, in collaborazione con l’Azione Cattolica Diocesana e il Servizio di Pastorale Familiare, ha visto protagonista Andrea Riccardi della Comunità di Sant’Egidio, ministro per la cooperazione internazionale nel Governo Monti. Ad anticipare il suo intervento, il teatro di Palazzo Chigi Saracini ha ospitato la presentazione delle tre nuove pubblicazioni dedicate al territorio alla casa editrice Sillabe: ‘Siena: il Pavimento del Duomo’, ‘Il Palazzo Bichi Ruspoli all’Arco de’Rossi’ e ‘Studi per la storia della Città di Montalcino’. L’ultima della quattro lezioni magistrali è stata affidata a Johnny Dotti, scrittore, pedagogista e imprenditore sociale, secondo il quale uno dei problemi del nostro tempo è essere divenuti oggetti e non persone, volersi riempire di materia e non di relazioni. Don Enrico Grassini ha guidato la scoperta della ‘Parola dipinta’ all’interno della Collegiata di San Gimignano. Il festival si è chiuso on la messa celebrata dal cardinale Lojudice nella chiesa di Sant’Antonio al Bosco.

Riccardo Bruni