
"Solo un caso", assicurano sorridendo dai vicoli medioevali dell’affascinante borgo in perfetto Chiantishire-style di San Gusmè… È stato presentato...
"Solo un caso", assicurano sorridendo dai vicoli medioevali dell’affascinante borgo in perfetto Chiantishire-style di San Gusmè… È stato presentato il nuovo sito dell’Associazione Pro San Gusmè proprio all’indomani della sorpresa della scelta di Ferrero di un’immagine alle porte del paese per rappresentare l’intera Toscana nella collezione di vasetti ’Nutella buongiorno’.
In realtà, l’associazione stava lavorando da mesi alla completa ristrutturazione del portale web, con il duplice obbiettivo di adeguare l’accessibilità agli strumenti portatili, come smartphone e tablet, e di raccontare nel dettaglio tutto ciò che riguarda San Gusmè. Compresi arte, storia, il Chianti Classico, vino, olio e naturalmente la Nutella. Attraverso il sito si potrà conoscere la vera storia di Luca Cava, la particolare statuetta posta alle porte del paese. Si potranno avere informazioni sui tesori architettonici del borgo, come la cinta muraria studiata nel dettaglio grazie alla passione all’impegno di Fosco Vivi e del gruppo Berardenga della Storia e dell’Arte, la chiesa della Compagnia della Santissima Annunziata, con la bellissima tela dell’Annunciazione sull’altare maggiore, attribuibile a Pietro Sorri.
Uno sguardo anche alle tradizioni e alla storia, con un’ampia pagina dedicata all’eccidio nazifascista del Palazzaccio di Arceno, che il 4 luglio del ‘44 costò la vita a nove persone inermi, in maggioranza donne e bambini. il sito è consultabile attraverso l’indirizzo www.sangusme.it, riporta anche una serie di collegamenti ad associazioni amiche ed è stato realizzato in collaborazione con la società Idem Adv e grazie alla donazione da parte di Liliana Pacciani, un’abitante del paese che alla sua scomparsa ha deciso di lasciare all’associazione una somma da destinare alla valorizzazione e alla cura del territorio.
Quanto alla Nutella, San Gusmè figura davvero in dolce compagnia: Cinque Terre per la Liguria, l’Alpe di Siusi in Alto Adige, il Castello Aragonese di Ischia in Campania, l’isola di Tavolara in Sardegna o le Cinque Torri nelle Dolomiti Venete. Prossime tappe? Unesco. Per tutto il sistema di ville-fattorie del Chianti Classico. Ne sapremo di più tra un anno.
Andrea Ciappi