Il domino delle scuole si inceppa Simone Martini, rientro nel 2024

Dopo l’anno in trasferta, ancora alla Pascoli almeno fino a Natale. Slittano i lavori per la nuova Sclavo

Il domino delle scuole si inceppa  Simone Martini, rientro nel 2024

Il domino delle scuole si inceppa Simone Martini, rientro nel 2024

di Orlando Pacchiani

La scuola elementare Simone Martini a Ravacciano non riaprirà i battenti prima del 2024: nella migliore delle ipotesi, gli alunni saranno ancora ospitati alla Pascoli fino alle vacanze Natale. Diretta conseguenza, la scuola Sclavo resterà nella sua attuale sede almeno fino a quella data, perché proprio la Pascoli dovrà ospitarla nel periodo di completo rifacimento della struttura in Fortezza. La novità è maturata nelle ultime settimane e complica non poco il domino scolastico senese. Ieri pomeriggio la comunicazione partita dagli uffici del Comune alla dirigenza della scuola, con l’indicazione delle nuove tempistiche.

Gli interventi di ristrutturazione alla Simone Martini erano iniziati a primavera inoltrata, quando già da settembre la scuola era stata trasferita, con non poco disagio per personale e famiglie, e l’attivazione delle navette per il trasferimento.

Ma quando poi il cantiere è partito, sono stati riscontrate alcune problematiche assolutamente rilevanti che hanno costretto a riprogrammare i lavori, dilatandone la durata e andando inevitabilmente a cozzare anche con il prossimo anno scolastico.

Quei lavori potevano partire prima? Il tema è cruciale ma al tempo stesso poco rilevante, nel senso che ormai quello che conta è riallestire una complessa organizzazione che coinvolge Simone Martini e Pascoli. Al tempo stesso, obiettivo è contenere il più possibile i tempi anche con la variante in corso d’opera, pure nel ritardo ormai certo, perché le scadenze del Pnrr lasciano pochi margini di manovra.

Come per la questione della localizzazione degli asili nido dell’ex Omni fuori porta Camollia (Anna Ferretti ha chiesto che sia cambiata l’ipotesi di collocazone di un prefabbricato nel parco Norma Cossetto in piazza Amendola, ma l’amministrazione per ora sta approfondendo questa soluzione tecnica), anche questa è un’eredità della passata amministrazione che la nuova giunta si troverà subito ad affrontare.

Compreso quello spacchettamento in tre della delega ai lavori pubblici (opere pubbliche, aree verdi, edilizia scolastica e sportiva), che ha determinato un aggravio di lavori sugli uffici. Altra questione da affrontare subito al momento della formazione della giunta.