
"L’infezione da Covid-19 può indurre danni cardiaci lievi ma può complicarsi con quadri simili all’infarto del miocardico, scompenso cardiaco e shock cardiogeno". Il coronavirus ha un impatto anche sul cuore: a sostenerlo è la dottoressa Serafina Valente, direttore Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, cui è stata affidata l’Area a Media Intensità assistenziale del padiglione Covid.
Quali problemi cardiaci accusa il malato Covid?
"Le manifestazioni cardiache più comuni sono le aritmie che possono manifestarsi con semplici palpitazioni, ma sono descritti anche casi di arresto cardiaco. Le aritmie sono la conseguenza del danno miocardico diretto o possono verificarsi come conseguenza dello stress infiammatorio nel contesto della viremia acuta".
Ci sono effetti collaterali con i medicinali usati per curare patologie cardiache?
"All’inizio della pandemia si è ipotizzato che alcuni dei farmaci usati per l’ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco potessero interferire negativamente con l’infezione da Covid-19. Teoria priva di evidenze e non ci sono indicazioni alla sospensione di farmaci di provata efficacia. Mentre altri farmaci che sono stati usati per il trattamento del Covid possono interferire con farmaci cardiovascolari, causando aritmie anche mortali. L’idrossiclorochina, il cui uso è stato sospeso dall’Aifa, può indurre alterazioni dell’elettrocardiogramma quando associata a farmaci antiaritmici. Alterazioni che possono causare aritmie e morte improvvisa".
Un soggetto iperteso può essere predisposto al virus?
"Il rischio di aggravamento e di mortalità è condizionato dalla presenza di una comorbilità cardiovascolare, metabolica e renale, spesso concomitanti e con effetto fra loro interattivo".
Il virus sembra indebolito. E’ ancora necessario l’uso di mascherine e guanti?
"Penso che la minore circolazione del virus sia strettamente correlata con le misure di distanziamento sociale adottate; ritengo necessario l’uso delle mascherine e il rispetto di una distanza di almeno un metro dalle altre persone. Non sono convinta sull’ efficacia dei guanti ma consiglio di lavare le mani con acqua e sapone e di usare i gel alcolici".
Cosa l’ha colpita di questa eccezionale pandemia?
"La rapidità e la gravità dell’interessamento polmonare, cardiaco, renale, tutti in relazione ad una violenta reazione infiammatoria indotta dal virus. Il sistema immunitario, che in condizioni normali è indispensabile per difenderci dagli agenti patogeni, in taluni casi di infezione ha prodotto una reazione autodistruttiva, la cosiddetta ‘tempesta citochinica’, che ha attaccato violentemente le cellule sane dei pazienti".
Il vaccino arriverà in tempo?
"Per la realizzazione del vaccino ci vogliono dei tempi tecnici di studio per poter garantire un prodotto efficace e sicuro. Ritengo che per la disponibilità del vaccino ci voglia almeno un anno".
Paola Tomassoni