Il Comune ’offre casa’ ai Carabinieri L’Arma può restare a San Francesco

Variazione di Bilancio da 31mila euro dopo l’ingresso al posto della Provincia nella gestione dell’immobile

Il Comune ’offre casa’ ai Carabinieri  L’Arma può restare a San Francesco

Il Comune ’offre casa’ ai Carabinieri L’Arma può restare a San Francesco

di Cristina Belvedere

Una variazione di Bilancio per mantenere la stazione dei Carabinieri a San Francesco. E’ quanto deliberato durante l’ultimo Consiglio comunale, che ha visto destinare al mantenimento del presìdio dell’Arma la somma di 31mila euro. "Viste le criticità sociali e l’aumento degli episodi di microcriminalità – ha spiegato il sindaco Luigi De Mossi – vogliamo mantenere questo importante presìdio nel centro storico. Per questo abbiamo interlocuito con il prefetto, trovando disponibilità in questo senso".

Lo scorso marzo la giunta comunale aveva approvato lo schema di accordo per l’immobile in piazza San Francesco, proprietà della Provincia e sede della stazione dei Carabinieri. Con l’intesa Palazzo pubblico si è impegnato a farsi carico dell’edificio, per garantire alla città un punto di riferimento in termini di sicurezza. In altre parole, il Comune era subentrato nella gestione dell’occupazione dell’immobile, proponendosi come nuovo interlocutore del ministero dell’Interno. La presenza dei presìdi dell’Arma dei Carabinieri assume un valore fondamentale per la tutela effettiva della legalità e a difesa della comunità e costituisce un punto di riferimento irrinunciabile per i cittadini – era stato spiegato da Palazzo pubblico –: anche per questo l’amministrazione comunale si è impegnata in questo tipo di accordo". La durata dell’intesa è di sei anni, per un canone annuale che attendeva di essere determinato sulla base di accordi con il ministero dell’Interno. Ora è arrivata la risposta dal Viminale, quindi il Comune ha stanziato 31mila euro al fine di consentire la permandenza della stazione dei Carabinieri a San Francesco. In base al patto con il ministero, le spese straordinarie sono a scomputo del canone annuo, mentre lo studio sull’antisismica della struttura è a carico dell’amministrazione comunale.