ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

Il commosso saluto a Don Mauro

La comunità di San Gimignano ha reso omaggio al parroco con un lungo applauso tra le navate del duomo

di Romano Francardelli

Con un lungo applauso fra le navate del Duomo la comunità di San Gimignano ha reso l’ultimo saluto al suo pastore monsignor Mauro Fusi parroco e proposto della chiesa delle torri, alla fine della solenne cerimonia funebre concelebrata dal Cardinale Arcivescovo di Siena Paolo Lojudice con a fianco l’Arcivescovo Emerito monsignor Antonio Buoncristiani e don Flavio Frignani della curia senese. Ai lati del transetto dell’altare maggiore erano presenti quaranta sacerdoti della Chiesa di Siena. La funzione religiosa è andata in diretta sulla pagina Facebook. Nonostante la pandemia il popolo di San Gimignano, regolarmente distanziato, si è raccolto fra le navate della monumentale chiesa delle torri che in questa triste giornata ha voluto rendere l’ultimo saluto a monsignor Mauro Fusi, che da dieci anni era alla guida della comunità parrocchiale di San Gimignano. Scomparso improvvisamente l’altra mattina durante le celebrazioni delle lodi liturgiche nel monastero di clausura delle monache di San Girolamo. A salutare il parroco delle torri per l’ultima volta in Duomo le delegazioni del comune di San Gimignano con il sindaco Andrea Marrucci, con il gonfalone del comune, il picchetto d’onore dell’arma dei carabinieri della compagnia di Poggibonsi del maggiore Sergio Turini, la delegazione del carcere di Ranza con il direttore Giuseppe Renna di cui don Mauro è stato prezioso cappellano, le delegazioni delle misericordie di San Gimignano e di Poggibonsi, la comunità valdesana della suore di Santa Marta. A salutare l’ultima volta il popolare sacerdote e amico di tutti e per tutti, prima di lasciare la sua seconda città per riposare nella sua Poggibonsi dal pulpito del Duomo hanno voluto lasciare le loro testimonianze (tante) di ringraziamento e di affetto, i ragazzi della parrocchia, i catechisti, i ragazzi del coro, del grest del campino e infine alcune espressioni lette da parte dei detenuti di Ranza. Non è mancata la testimonianza del sindaco Andrea Marucci e dell’ ex sindaco e governatore della misericordia Giacomo Bassi. "La personalità di don Mauro è stata essenzialmente una personalità ecclesiale, quella di una persona che nell’appartenenza e nel servizio alla chiesa ha trovato tutto il senso della sua vita". Sono state le prime parole del Cardinale Lojudice durante l’omelia. "L’animo è sempre stato quello di una persona che poneva intelligenza e cuore al servizio della chiesa per l’edificazione di comunità cristiane autentiche attraverso la formazione di personalità cristiane mature".