REDAZIONE SIENA

Il cattivo esempio degli adulti

A volte mettono pressione e fanno perdere interesse. Va lasciata libertà di scelta.

Non sempre gli adulti sostengono i ragazzi nello sport, ma a volte mettono pressione e, senza volerlo, fanno perdere interesse. Gli allenatori, per esempio, non sempre incitano i ragazzi a migliorare, ma in certi casi li screditano e li umiliano. Durante le partite, vengono fatti giocare solo i più bravi, quelli che garantiscono la vittoria, mentre gli altri non vengono neanche presi in considerazione.

Anche i genitori spesso non aiutano i propri figli. Di fronte ad una brutta prestazione durante la partita, si arrabbiano e addirittura, in alcuni casi, li puniscono. A volte sono contrari allo sport scelto dai ragazzi e provano in ogni modo, anche con ricatti, a far praticare ai figli lo sport che proprio i genitori ritengono più opportuno o, peggio ancora, quello che loro prediligevano da giovani.

Può capitare che durante le partite, nelle tribune, scoppino delle liti tra adulti con insulti e minacce, che danno un cattivo esempio ai ragazzi. In conclusione, secondo noi, chi pratica sport dovrebbe avere la libertà di scegliere l’attività che più l’appassiona con il supporto di genitori e allenatori.