
Il caso Montagnola Senese Ambientalisti, mano tesa "No ai ricatti, collaboriamo"
Non si ferma il braccio di ferro sulla Montagnola senese fra il coordinamento ambientalista da un lato e i proprietari terrieri dall’altro. Dopo il niet dei proprietari al passaggio della Granfondo arriva la replica del Coordinamento per la Montagnola che lancia un appello a tutti i proprietari dei boschi della provincia.
La richiesta, in estrema sintesi: unirsi per una gestione "che preservi e valorizzi i boschi". In che modo? "Con strumenti – spiegano dal Coordinamento – che ci permettono di modificare l’attuale sistema di taglio boschivo, salvaguardando la natura e, al contempo, trovare soluzioni anche per quei proprietari che ci credono e vogliono mettersi in gioco. Solo per citare degli esempi concreti esistono boschi gestiti con i criteri di sostenibilità Fsc, che permettono di avere un riconoscimento di qualità e sostenibilità per il legname".
Poi una frecciatina sulla recente polemica legata alla Granfondo. "Gli attacchi e i ricatti – commentano – che alcuni (un’esigua minoranza) proprietari terrieri hanno operato a mezzo stampa e social contro il Coordinamento e le istituzioni locali che hanno la sola colpa di averci dato udienza, sono inammissibili. Tali operazioni testimoniano una totale mancanza di comprensione del problema e una volontà distruttiva di affrontare l’argomento con qualsiasi interlocutore".
Poi una mano tesa ai silvicoltori e ai proprietari: "Dobbiamo unirci in uno sforzo collettivo, lavorare insieme per rendere questa nostra bellissima terra, protetto e preservarla per chi verrà dopo di noi. Esiste inoltre il mercato dei crediti di carbonio, che già ha ottenuto ottimi risultati in diversi territori, anche in Toscana. Questi semplici esempi dimostrano che esistono altre modalità di gestione che possono costituire una valida alternativa fattiva".
"Il Coordinamento – concludono gli ambientalisti – vuole ringraziare tutti i cittadini, le istituzioni, i proprietari boschivi che comprendendo il problema si sono uniti e si uniranno in questo percorso per la salvaguardia della Montagnola".