ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

I giorni dei Referendum. Chiamati alle urne duecentomila senesi

Il rebus del quorum per i cinque quesiti, tra lavoro e cittadinanza. In provincia 296 sezioni. Si vota oggi dalle 7 alle 23, domani dalle 7 alle 15.

Il rebus del quorum per i cinque quesiti, tra lavoro e cittadinanza. In provincia 296 sezioni. Si vota oggi dalle 7 alle 23, domani dalle 7 alle 15.

Il rebus del quorum per i cinque quesiti, tra lavoro e cittadinanza. In provincia 296 sezioni. Si vota oggi dalle 7 alle 23, domani dalle 7 alle 15.

Si sono insediate senza problemi ieri pomeriggio le 296 sezioni che in tutta la provincia, oggi e domani, accoglieranno chi si recherà a votare per i cinque quesiti referendari. Sono 198.228 gli elettori chiamati alle urne, dai 41.748 del capoluogo Siena ai 650 di Radicondoli, il Comune con meno residenti. A Siena le 50 sezioni sono quelle utilizzate nelle consultazioni più recenti e gli orari sono dalle 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani, quando inizierà lo scrutinio.

Anche se è chiaro che l’unico dato che conterà sarà quello nazionale dell’affluenza: se sarà superato il 50 per cento più uno dei partecipanti, la vittoria del Sì sarà scontata, perché i contrari puntano in larga parte al mancato raggiungimento del quorum e quindi all’annullamento della consultazione. Difficile anche proiettare il dato locale su quello nazionale: al referendum sulla giustizia del 2022 (poi fallito) la provincia di Siena fu tra le più basse con il 16 per cento a fronte di una media nazionale del 20 e spicci. E tra i vari Comuni ci fu anche chi toccò quota 47 per cento (Sarteano), per dire che il dato locale ha una valenza relativa se non di valutazione politica.

In una terra che storicamente ha sempre votato a sinistra - con l’eccezione del capoluogo negli ultimi due mandati - e con una presenza molto marcata della Cgil, il risultato potrebbe essere migliore rispetto a realtà con altre tradizioni. E il voto consentito anche domani è una via d’uscita per recuperare i tanti che hanno ormai iniziato la routine estiva dei fine settimana nelle località di mare.

Molte le iniziative che si sono tenute, trainate proprio dalla Cgil e che hanno coinvolto partiti politici del centrosinistra ma anche forze sociali di vario tipo, dalle associazioni alle Università. I referendum, indetti con decreti del presidente della Repubblica del 25 marzo 2025 riguardano: “Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione”; “Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: abrogazione parziale”; “Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi”; “Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: abrogazione”; “Cittadinanza italiana: Dimezzamento da dieci a cinque anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana”.

O.P.