PINO DI BLASIO
Cronaca

"I conti di Gsk, 400 milioni di ricavi. Premio di 3mila euro a dipendente"

L’ad De Gregorio: "Un anno d’oro per il gruppo, con 35 miliardi di fatturato, e per i siti di Siena e Rosia. Investimenti di 60 milioni l’anno per edifici più sostenibili. Lo Smart Lab sarà il modello per il futuro".

"I conti di Gsk, 400 milioni di ricavi. Premio di 3mila euro a dipendente"

"Qui si fa scienza da 120 anni. Nella villetta liberty di Achille Sclavo nacque nel 1904 l’Istituto Sieroterapico Vaccinogeno toscano. Quest’anno dovremo organizzare un grande evento per ricordare l’anniversario". Ennio De Gregorio, amministratore delegato di Gsk Vaccines, torna indietro nel tempo per garantire che i siti di Siena e Rosia della multinazionale hanno davanti a loro un futuro radioso. Con numeri che garantiscono una posizione forte nella holding.

Partiamo proprio dai fatturati. Quali sono i suoi bilanci?

"Il bilancio è più che positivo. Il gruppo Gsk ha chiuso tutti i bilanci trimestrali in crescita, il fatturato 2023 ha superato i 35 miliardi di euro, +14% rispetto all’anno precedente. E il settore dei vaccini è cresciuto del 24%, con fatturati sopra gli 11 miliardi, un terzo del totale. Il successo della divisione vaccini è motivo di orgoglio per Siena, che ha contribuito molto alla crescita".

Si può misurare il fatturato dei siti senesi?

"Il sito di Rosia ha contribuito al successo dei vaccini di punta Gsk, quelli contro le meningiti, l’herpes zoster e i contro il virus respiratorio sinciziale. Ha prodotto oltre 50 milioni di dosi dei tre vaccini. Non abbiamo ancora i dati finali, ma i fatturati di Siena e Rosia supereranno i 400 milioni di euro".

Quali sono le ricadute?

"Mi aspetto oltre 250 milioni di euro di ricadute tra stipendi e servizi per il territorio. E ogni dipendente Gsk riceverà un premio di 3mila euro. I dirigenti avranno altri incentivi. La prova di un anno fortunato per Gsk".

Quanti sono i dipendenti?

"Se consideriamo tutte le tipologie di contratto, abbiamo più di 2.500 dipendenti, 700 a Siena e 1.800 a Rosia. L’aumento più sostanziale è il numero di collaboratori per il GvGh, il Gsk vaccines for Global Health, che sviluppa vaccini contro le malattie che colpiscono i Paesi più poveri al mondo: in un anno è passato da 50 a 100 ricercatori".

Qual è l’obiettivo di piano industriale dei siti senesi Gsk?

"Continuare ad essere competitivi, non sedersi sugli allori e attrarre costantemente cervelli e investimenti. Stiamo puntando risorse sulla ricerca e sull’innovazione, il nostro progetto di futuro è il Siena Innovation Campus. Ma investiamo anche nella fase secondaria, infialamento e confezionamento".

Conferma i 60 milioni di euro l’anno di investimenti?

"Sono le risorse destinate alle infrastrutture. Il nostro progetto è costruire edifici più sostenibili che sostituiranno quelli esistenti. Abbiamo presentato una variante urbanistica per aggiornare il nostro piano complesso di intervento e per realizzare l’Innovation Campus. Replicando ciò che abbiamo fatto per il Building 30, che noi chiamiamo Smart Lab. Un modo diverso di fare ricerca in laboratorio, con spazi flessibili che possono adattarsi a qualsiasi piattaforma di vaccino. Stiamo puntando allo sviluppo del nuovo vaccino contro lo pneumococco, capace di prevenire 30 ceppi diversi. Ripeteremo l’operazione per il centro ricerche e il GvGh".

C’è una parte del sito di Siena dedicata ad altri progetti?

"Il Comune lo sa, è nel nostro piano di intervento. Alcuni edifici sono riservati a terzi, il nostro interlocutore principale resta Tls. Se vuole ampliare la sua attività di incubatore nel sito, noi siamo disposti a cedere parte del terreno perché abbiamo interesse a collaborare".

Possono servire, eventualmente, per il Biotecnopolo?

"Gsk è un’industria privata, non è coinvolta nel progetto dei quattro ministeri sul Biotecnopolo. Se dovessero bussare alla nostra porta e chiederci spazi, possiamo parlarne. Ma non siamo partner, solo spettatori".

Investirete anche sugli anticorpi oltre che sui vaccini?

"Siamo sito d’eccellenza per i vaccini anti meningite e per la produzione di vaccini virali contro l’herpes zoster e il sinciziale. Abbiamo rafforzato la ricerca di anticorpi monoclonali per prevenire infezioni batteriche".

Non vede nubi sul futuro deI siti Gsk di Siena e Rosia?

"Dobbiamo continuare a investire, ad attrarre talenti e puntare sulla ricerca. Il capo del sito di Rosia è Andrea D’Amato; appena nominato ha dovuto fare i conti con l’esame degli ispettori della FDA americana. Esame brillantemente superato".