"I nostri cinema sono pronti per ripartire; aspettiamo il via libera con direttive certe che, però, ancora non esistono", dice Francesca Debolini, con babbo Francesco, vuol dire Siena Cinema: Metropolitan, Odeon, Alessandro VII.
La decisione?
"In settimana dopo la riunione fra le associazioni del nostro settore, secondo le indicazioni del Governo e del ministro Franceschini. Ha anticipato varie alternative: ma, almeno fino ad adesso, solo ipotesi".
Si parla del 26 aprile.
"Per i cinema, per adesso, solo intenzioni. Con quali metodi potremo riaprire e in quali zone? Si dice che potrebbero entrare persone vaccinate o che abbiano fatto il tampone nelle precedenti 48 ore. Chi viene al cinema vuole rilassarsi e non può certo preoccuparsi di andare prima dal medico. È stata ventilata la possibilità di un’organizzazione delle sale cinematografiche: dovremmo destinare del personale a fare test o addirittura il tampone rapido? Siamo un cinema, non un’infermeria. E gli orari? Non tutti possono andare al cinema in settimana nel primo pomeriggio".
Dopo il decreto, il tempo necessario per aprire?
"Subito, il giorno successivo. Dal 18 agosto, quando abbiamo riaperto dopo il primo lockdown, i nostri cinema sono a norma antiCovid. Tutti gli ambienti sono stati sanificati. I flussi in ingresso e in uscita, anche misurando la temperatura e con postazioni per gli igienizzanti, possono essere monitorati per garantire la massima sicurezza. Alla cassa, un divisore in plexigas separa il personale dai clienti. Il Metropolitan ha 200 posti, l’Odeon 150, l’Alessandro VII 120. Siamo avvantaggiati perché le poltrone sono grandi e separate ma, con il distanziamento, le disponibilità si riducono in modo esponenziale: per ogni posto occupato, devono essere lasciati liberi altri a sinistra ed a destra. La prenotazione del biglietto potrà avvenire on line senza costi aggiuntivi. Un sistema di assegnazione rende impossibile l’acquisto di posti vicini a quelli già scelti".
I film?
"Il portale Comingsoon adesso non presenta nuovi titoli. Conseguenza sicuramente anche di strategie. In questi mesi, per rimanere sul mercato, le case di produzione sono uscite con film sulle piattaforme. Alla riapertura dei cinema, potremo avere delle sorprese. Le ‘major’ possono aver rinviato i kolossal per non bruciarsi certe opportunità; anche la Rai può avere in programmazione titoli interessanti. Aspettiamo solo di riaprire e le proposte per venire al cinema non mancheranno".
Antonella Leoncini