I 100 Canti risuonano a Palazzo Lettori e spettatori in Comune Tre scenari per ascoltare Dante

Al palazzo del Rettorato i video girati con i detenuti delle case circondariali di Siena e San Gimignano

I 100 Canti risuonano a Palazzo  Lettori e spettatori in Comune  Tre scenari per ascoltare Dante

I 100 Canti risuonano a Palazzo Lettori e spettatori in Comune Tre scenari per ascoltare Dante

di Riccardo Bruni

Si è conclusa con il suono delle Chiarine, in Piazza del Campo, la giornata dantesca dei ‘100 canti… a Palazzo!’. Tanta partecipazione, non solo da parte dei lettori che hanno prestato per un giorno la propria voce alle parole di Dante, ma anche degli spettatori, che si sono lasciati avvolgere dalla poesia all’interno di una scenario davvero straordinario. La lettura contemporanea dei canti è andata in scena nei sotterranei del Magazzini del Sale, scenario ideale per l’Inferno, con la sua illuminazione drammatica; nel museo civico, dove è stato letto il Purgatorio, proprio nella sala della Maestà di Simone Martini; nella Loggia dei Nove, dove il pomeriggio di sole ha illuminato l’incredibile vista delle colline senesi, regalando la propria luce ai versi del Paradiso.

Emozionanti i video proiettati nel cortile del Palazzo del Rettorato, in cui i detenuti della casa circondariale di Siena e del carcere di San Gimignano hanno aderito alla manifestazione lasciandosi riprendere dalle telecamere, ammesse in via straordinaria all’interno delle strutture di detenzione. E poi la musica della banda sonora La Ginestra di Poggibonsi, l’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi delle scuole di Siena, la voglia di partecipare dei tanti che hanno deciso di salire sul palco allestito in Piazza del Campo per leggere un canto della Commedia e prendere parte a questa iniziativa, organizzata insieme al Comune da due associazioni fiorentine, Culter e Stazione Utopia, che hanno scelto Siena per dare vita a questo progetto, il cui scopo era restituire alla sua vocazione popolare la parola di Dante, attraverso una lettura spontanea, non impostata, non recitata, non perfetta, ma assolutamente sincera.

"Siena è una città dove amiamo molto lavorare – commenta Chiara Damiani, presidente di Culter – perché è così ricca di tessuto sociale, di relazioni, di associazioni e gruppi. Esiste una vita comunitaria molto attiva nella quale noi ci inseriamo con pudore e garbo, ma dalla quale ci sentiamo sempre sostenuti con calore. Valga per tutti l’esempio della collaborazione che siamo riusciti a sviluppare con il carcere di San Gimignano e la casa circondariale di Siena, che ci hanno regalato davvero delle grandi emozioni".