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"Ho sconfitto il Covid e superato un aneurisma"

"Ho sconfitto il Covid e poi ho superato un intervento chirurgico per un aneurisma all’arteria cerebrale". Il peggio sembra ormai alle spalle, ma sono stati mesi tremendi per Carlo Salvadori (nella foto), giornalista, molto legato a Poggibonsi per aver trascorso diversi anni da cronista calcistico dei giallorossi. Si è battuto, è il caso di scriverlo, come un leone contro le avversità originate prima dal virus e poi da una delicata operazione. Episodi tra loro non collegati, come hanno spiegato i medici. "Tutto ha avuto inizio a metà aprile – racconta Salvadori – con una tosse continua, molto fastidiosa, che non accennava a placarsi. Successivamente, la diagnosi del Covid. Ricordo di essere salito con tranquillità in ambulanza. Ma ripenso anche a degenze, tra Empoli e Fucecchio, durante le quali mi sono sentito fuori dalla realtà. Quindi San Miniato, in vista delle dimissioni". Un’altra tappa di un’odissea sanitaria dai risvolti imprevedibili. "Volevo tornare a un percorso normale – rivela Salvadori – ma ero impossibilitato a immaginare dei programmi. Tanto più con l’attesa dell’intervento per l’aneurisma: "Non toglierlo, avrebbe significato emorragia, come mi ha detto il professor Francesco Capasso, che ringrazio. Notevoli rischi per la vita. Essere rimasto sotto controllo per il Covid potrebbe avermi pure aiutato. Ora sono contento – conclude – di assaporare ogni attimo".

Paolo Bartalini