LODOVICO ANDREUCCI
Cronaca

Colle capitale italiana della cultura. E’ arrivata la candidatura ufficiale

La giunta colligiana ha approvato l’atto ufficiale per la partecipazione alla selezione per l’anno 2028

Piero Pii, sindaco di Colle Val d’Elsa, punta ad un grande obiettivo per il 2028

Piero Pii, sindaco di Colle Val d’Elsa, punta ad un grande obiettivo per il 2028

La giunta colligiana ha approvato l’atto ufficiale per la partecipazione alla selezione capitale italiana della cultura 2028. Approvato un documento di 16 pagine, concentrandosi su obiettivi, progetto culturale, ma anche le intenzioni per sviluppare i luoghi, il patrimonio storico artistico. Propositi, ma anche quali possono essere i ritorni attesi una volta ottenuto il titolo. Il progetto si sviluppa lungo sei linee strategiche fondamentali: un modello replicabile e sostenibile; cultura e innovazione per una società inclusiva; cultura come motore di sviluppo economico; rigenerazione urbana attraverso la cultura; un sistema culturale autosufficiente nel tempo ed un nuovo paradigma per le città del futuro. Per ora titoli o per meglio scrivere obiettivi prefissati. La strategia della candidatura si basa, inoltre, su quattro pilastri fondamentali. In prima istanza cultura diffusa e partecipata, con la creazione di un "percorso culturale diffuso"; Co-design con la cittadinanza ed eventi e festival innovativi. Il secondo pilastro è innovazione e tecnologia per una cultura accessibile, con la creazione di un hub di innovazione culturale, con laboratori dedicati alla realtà aumentata ed intelligenza artificiale, ma anche la digitalizzazione del patrimonio storico e artistico, con percorsi interattivi e esperienze di realtà virtuale. Pensando anche alle residenze artistiche e progetti sperimentali tra arte e tecnologia, coinvolgendo artisti, designer creativi. Il terzo pilastro è la cultura come motore di sviluppo economico: con la creazione di un polo delle industrie culturali e creative, il sostegno alle botteghe artigiane e ai giovani creativi, il turismo culturale esperienziale, la creazione di nuovi pubblici, il coinvolgimento dell’Its e del Centro sperimentale del mobile. Per concludere con la rigenerazione urbana e sostenibilità: recupero e riqualificazione di spazi dismessi per la creazione di nuovi centri culturali e creativi; lo sviluppo di progetti di arte pubblica e design urbano, la sostenibilità ambientale come principio guida, con eventi a basso impatto ecologico e strategie per una cultura "verde". "La candidatura di Colle di Val d’Elsa a Capitale Italiana della Cultura nasce con l’obiettivo di creare un modello innovativo e scalabile, capace di dimostrare come la cultura, se integrata con l’innovazione e la partecipazione sociale, possa diventare un motore di inclusione, crescita economica e rigenerazione urbana – viene scritto nella nota –. L’obiettivo è che il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura sia la spinta iniziale per avviare un processo duraturo e autosufficiente, che possa proseguire anche dopo il termine del progetto".

Lodovico Andreucci