REDAZIONE SIENA

Guide turistiche in piazza "Non fateci sparire così"

Domani nuova manifestazione a Roma con decine di professionisti senesi "Esclusi da assistenze e ristori, dobbiamo tutelare la nostra attività"

di Roberto Borgioni

SIENA

E’ il grido di dolore di chi è ormai arrivato all’ultimo stadio. E’ l’urlo di chi da un anno non riesce più a lavorare. Tramortito, annientato, cancellato dalla pandemia e dagli inevitabili divieti. Le guide e gli accompagnatori turistici, anche a Siena, sono come paralizzati: non hanno più clienti, reddito, forse a questo punto nemmeno speranze. In 150, in Toscana, sono stati pure esclusi dal fondo per i ristori che era stato assegnato al settore dal Ministero per i beni culturali e il turismo. E adesso non possono fare altro che tornare in piazza Montecitorio, a Roma, a sfogare la loro rabbia, a chiedere aiuto, a urlare la loro speranza in un futuro migliore, come quando gruppi di stranieri seguivano la bandierina che indicava loro la via per raggiungere le meraviglie delle nostre città. E’ passato troppo tempo, da allora.

Così, domani alle 15, ci saranno anche le guide turistiche senesi davanti a Montecitorio per partecipare all’ennesima manifestazione indetta da Tni, la Tutela Nazionale Imprese Horeca. Ad annunciarlo è Sabrina Materazzi, guida turistica senese e vicepresidente dell’associazione toscana di categoria. "Andiamo davanti a Montecitorio – viene spiegato nella nota ufficiale – per denunciare che le nostre domande sono bloccate da novembre nella piattaforma Invitalia, che non abbiamo ricevuto durante il bando alcuna assistema adeguata nè tantomeno le corrette indicazioni e e che siamo professionisti guide e accompagnatori onesti, con partita Iva e abilitazione in regola col il Durc, ma non veniamo riconosciuti come tali".

Ma c’è di più. Ci sono le richieste per cercare comunque di avere un domani, di vedere una luce nel buio. "Chiediamo – spiegano – che venga inserito nel decreto ’Ristori quinques’ lo stanziamento necessario ad erogare gli agiuti che ci sono stati ingiustamente negati da una piattaforma vergognosa. Abbiamo diretto alla sussistenza e altrettanto diritto a salvare le nostre attività. Le nostre professionalità, vogliano ricordarlo, sono preziose per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio artistico e culturale del nostro paese e richiedono studio e aggiornamento continui insieme a tanta passione".

E così parte l’ultimo appello, con toni che non ammettono più ritardi. "Siamo ambasciatori dell’Italia nel mondo – spiegano le guide turistiche senesi e toscane alla vigilia della manifestazione di Roma – Non fateci scomparire, non fateci morire di fame o di disperazione".