REDAZIONE SIENA

Guerra contro il Movimento 5 Stelle Pinassi e Furiozzi: "Risultato risibile"

Gli ex grillini attaccano gli attuali vertici: "Conquistammo due seggi in Comune"

Scontro frontale nel Movimento 5 Stelle: da una parte l’ex consigliere comunale Michele Pinassi, e Luca Furiozzi, già candidato sindaco grillino privato nel 2018 da Roma della certificazione necessaria a correre; dall’altra la candidata sindaco Elena Boldrini.

Pinassi con una nota ufficiale attacca: "Boldrini dimentica che nel 2018 il gruppo Siena 5 Stelle era ben presente, conosciuto e radicato sul territorio, con un candidato sindaco pronto ad affrontare la sfida elettorale e una squadra di tutto rispetto al suo supporto. Lei dovrebbe saperlo bene – rimarca – visto i rapporti che aveva con il ’nuovo’ Movimento 5 Stelle (quello di Di Maio che negò la certificazione), tanto da diventarne poi uno dei referenti locali, oltre che assistente dell’onorevole Migliorino".

E ancora: "Penso sia inutile sottolineare quanto il risultato sia disastroso, poco più di 400 voti su oltre 27mila, a conferma che la Politica, quella vera, si fa con le idee, nelle piazze e tra la gente, non in chat private e riunioni di salotto. Un risultato disastroso, soprattutto se confrontato con la prima presenza di Siena 5 Stelle nel 2011, quando ottenemmo oltre 1150 voti, e nel 2013 con la conquista di due scranni in consiglio comunale grazie a quasi 2.500 voti". Duro Furiozzi: "L’esito delle amministrative consegna il risibile 1,49% del M5S. Ovviamente si parla del M5S di adesso, quello farlocco, non certo di quello attivo fra il 2006 e il 2018, che avrebbe avuto ottime probabilità di andare al ballottaggio se non fosse stato azzoppato dal ’fuoco amico’. Sembra passata un’era geologica, la stessa che separa una città che ha intravisto la possibilità di un nuovo inizio da quella che ha ormai ceduto alle sue peggiori abitudini. L’1,49% è pure troppo".