di Pino Di Blasio Maria Chiara Amadei, 49 anni, ingegnere, dal 1° giugno è la nuova direttrice dello stabilimento Gsk Vaccines di Rosia. Per essere più esatti, dirige le operazioni industriali del polo di Rosia e di una parte marginale del sito Siena. E dimostra, in questa intervista, di avere le idee chiare su come sviluppare un sito che dà lavoro a più di 1.500 persone e che nel 2021 ha prodotto 30 milioni di dosi di vaccini, distribuiti in 57 Paesi. "Prima di Rosia - è l’esordio di Maria Chiara Amadei - ero a capo del sito di Parma, dove Gsk produce farmaci etici. Un polo all’avanguardia per la produzione di anticorpi monoclonali, con un ruolo strategicamente importante nel network Gsk. Prima ancora ho fatto un’esperienza in Giappone nella rete commerciale. Uno dei mercati mondiali più interessanti, per l’ottimizzazione dei processi produttivi. In Giappone c’è un concetto molto alto di qualità. Il difetto non è mai marginale". Come è nata l’opportunità di Rosia? "Rosia è uno dei principali siti dell’intero network Vaccini per Gsk, oltre che uno dei più grandi. Quando mi è stata presentata la prospettiva di direzione dello stabilimento, ho colto subito l’occasione. Aldilà dei numeri, a colpirmi è stata la passione e la competenza delle persone che lavorano qui, fattori che rendono questo sito strategico anche per il futuro. Un impianto può diventare obsoleto, una persona no". Quali sono i numeri cruciali? "Più di 1.500 collaboratori, che uniti a quelli che lavorano nel sito di Siena, portano il totale Gsk Vaccines in Italia attorno a quota 2.400. Rosia è l’unico sito al mondo dove si producono vaccini contro tutti i principali ceppi del meningococco, senza dimenticare il confezionamento di quello per l’herpes zoster e per l’influenza". C’è una strategia di crescita? "Ci sono programmi proiettati fino al 2030, focalizzati sull’evoluzione dell’antimeningite. Nascerà un vaccino ...
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