Grieco presidente Anima "La partnership con Mps durerà fino al 2030" Lista cda, ultimi ritocchi

Entro 48 ore i plenipotenziari dei partiti di governo daranno i loro nomi. Lovaglio vicino alla riconferma, Maione indicato dalla coppia Salvini-Verdini.

Grieco presidente Anima  "La partnership con Mps  durerà fino al 2030"  Lista cda, ultimi ritocchi

Grieco presidente Anima "La partnership con Mps durerà fino al 2030" Lista cda, ultimi ritocchi

Patrizia Grieco, fino al 20 aprile presidente di Banca Mps, è la nuova presidente di Anima Holding. L’assemblea della società di risparmio gestito ha approvato il bilancio 2022 con un utile netto consolidato di 120,8 milioni di euro e ha acceso il disco verde sulle nomine del nuovo cda, i consiglieri decisi dagli azionisti. Confermato l’ad Alessandro Melzi d’Eril, per gli 11 consiglieri d’amministrazione sono state presentate quattro liste. Gli azionisti forti di Anima Holding sono Banco Bpm (20,6%), Poste (11,16%) e Caltagirone (3,2%), uniti in un patto parasociale, Fsi (9%) e Amundi Asset Management (5,2%).

Patrizia Grieco era nella lista presentata da Banco Bpm, assieme a Melzi d’Eril, Gianfranco Venuti, Costanza Torricelli e Giovanna Zanotti. Gli altri consiglieri sono Maria Cristina Vismara, Fabio Corsico, Marco Tugnolo, Francesco Valsecchi, Paolo Braghieri e Karen Sylvie Nahum.

L’ad riconfermato, a margine dell’assemblea, ribadisce il ruolo strategico di Anima Holding nel futuro risiko bancario. "Possiamo essere un valore per le banche in caso di fusioni e acquisizioni, anche perché abbiamo dimostrato flessibilità e che possiamo aggiungere valore e non toglierlo" spiega Melzi d’Eril. E a chi legge la scelta di Patrizia Grieco come una strizzata d’occhio a una possibile alleanza con Banca Monte dei Paschi, l’ad si limita a parlare del futuro della partnership. "Quella con il Monte dei Paschi - dice - scadrà nel 2030, è un’alleanza molto buona, va avanti da quasi 15 anni e ad oggi - sottolinea l’ad di Anima - non è affatto in discussione".

Le nomine di Anima Holding e l’ascesa di Patrizia Grieco che passa al vertice del risparmio gestito, assieme alla presidenza di Assonime, sono un altro segnale che la lista per il nuovo cda di Banca Mps è entrata nella fase cruciale. Ieri ci sarebbero stati altri incontri tra i plenipotenziari dei partiti di governo: con il sottosegretario Fazzolari, il ministro dell’Economia Giorgetti (anche se una sua dichiarazione ha fatto trasparire una certa allergia nei confronti del movimentismo degli altri), sono al tavolo per le grandi aziende di Stato anche l’eterno Gianni Letta (che già in passato ha dato il suo imprinting alle nomine dei consiglieri del Monte) e Matteo Salvini, consigliato anche dal ’suocero’ Denis Verdini.

E’ questo il cerchio ristretto dal quale sarebbe uscito Nicola Maione come papabile neo presidente di Banca Mps. Assieme alla riconferma di Luigi Lovaglio come amministratore delegato. A suo vantaggio ci sarebbero, oltre ai risultati straordinari in soli 13 mesi sulla plancia di comando a Rocca Salimbeni, anche l’avvicinarsi dei nuovi stress test della Bce sulle banche italiane. Quelli più recenti avevano relegato il Monte all’ultimo posto tra le banche europee. Gli esami estivi sui conti e i fondamentali della banca dovrebbero portare a risalire diverse posizioni. Tra 48 ore il quadro del nuovo consiglio d’amministrazione di Banca Mps sarà più chiaro. E alla vigilia ci sono ottime probabilità che tra i 15 consiglieri ci sia anche un nome senese. Nella lista formulata dal Ministero dell’Economia, perché sui 3 o 4 nomi di competenza di Assogestioni, per ora non è trapelato nulla.

Pino Di Blasio