REDAZIONE SIENA

Gli 80 della Liberazione a Chiusi con l’ambasciatrice del Sudafrica

Le cerimonie al cimitero del Commonwealth a Bolsena, dove sono sepolti tanti soldati del Paese arcobaleno

Gli 80 della Liberazione a Chiusi con l’ambasciatrice del Sudafrica

Gli 80 anni della Liberazione di Chiusi nel segno di tutti coloro che sono caduti per la libertà ed in particolare dei soldati sudafricani che da quelle terre lontane sono arrivati e morti giovanissimi in provincia di Siena. Si sono conclusi l’altro ieri nella cittadina etrusca i festeggiamenti per la Liberazione che sono partiti il 21 novembre scorso col ricordo degli 80 anni del bombardamento della stazione fino al 10 aprile col 79° anniversario della battaglia del Senio dove perì Mario Morgantini, originario di Chiusi, medaglia d’oro al valor militare. Quindi due giorni fa la visita al cimitero del Commonwealth di Bolsena, che ormai è divenuta una importante tradizione.

Il sindaco Gianluca Sonnini, con commozione, ha rivolto un saluto e un ringraziamento speciale per la sua presenza e la sua testimonianza alla ambasciatrice della Repubblica Sudafricana Nosipho Nausca Jean Jezile, che ha partecipato fattivamente alle cerimonie. Proprio a Bolsena sono sepolti molti ragazzi sudafricani che hanno combattuto a Chiusi.

"Una giornata di memoria e di riflessione sulla nostra storia che celebriamo rinnovando il legame con i valori della resistenza - ha detto Sonnini -, che sono alla base della nostra costituzione e delle nostre istituzioni democratiche. Valori incarnati da coloro che in ragione della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza e della pace hanno sacrificato la propria vita, ideali che abbiamo il dovere di tenere sempre vivi trasmettendoli alle nuove generazioni".

"In coerenza con questa giornata e con i valori della Resistenza - ha proseguito il sindaco - è doveroso auspicare un negoziato di pace tra Ucraina e Russia a più di 2 anni dall’inizio del conflitto, e sperare in un intervento dell’Unione europea per fermare l’offensiva di Israele su Gaza, così come non si possono dimenticare tutte le guerre, oltre 60, che si combattono in ogni parte del mondo, conflitti che causano oltre 150mila morti ogni anno e che costringono circa 100 milioni di persone a lasciare la propria abitazione per fuggire da violazioni dei diritti umani e persecuzioni, di fronte a questi numeri non possiamo restare indifferenti".

Presenti all’iniziativa anche le sezioni Anpi di Alfonsine "Terzo Lori e Amos Calderoni" e quella di Milano "Carlo Smuraglia", Ada Salvi della Soprintendenza Archeologica, il Gruppo Archeologico di Chiusi, la Filarmonica Città Di Chiusi.

Massimo Montebove