Giuseppe Partini, senese illuminato dell’urbanistica

Tra i suoi meriti quello di ‘ordinare’ l’Ospedale di Santa Fina a San Gimignano e di Montalcino

Se davvero rivalutare è dimostrazione di lungimiranza, i senesi di oggi devono ricollocare il purismo applicato ai monumenti, ai nostalgici recuperi architettonici, dove trova spazio Giuseppe Partini, uno dei quei senesi illuminati che ebbe anche il coraggio di inserire elementi innovativi e di attualissima urbanistica nelle sue opere più importanti, molte delle quali sono qui, nella sua città. Se da un lato troviamo questa talvolta eccessiva esaltazione dell’architettura medievale, dall’altra vediamo il Partini pronto all’eliminazione di tutti quei eccessi ornamentali del suo ottocento. Non è solo l’uomo della collocazione della nuova fonte Gaia o del recupero della facciata del Duomo, ma colui che ha saputo ‘ordinare’ l’Ospedale di Santa Fina a San Gimignano e di Montalcino, guardando oltre gli usi del momento. Se adesso il Cortile del Podestà ci piace pensarlo come lo vediamo, il merito è suo, come lo è il razionale recupero della basilica di San Francesco. Un grande, non bene ricordato per quello che ha fatto. Un uomo dell’ottocento che seppe guardare avanti nonostante le pressioni che aveva di essere un classicista a tutti i costi. Forse, se avesse avuto mano libera, oggi la rocca Salimbeni avrebbe avuto un altro aspetto.

Massimo Biliorsi