
di Marco Brogi
Non si sono concluse le indagini sul giro di prostituzione cinese stroncato dalla polizia municipale di Poggibonsi. In queste ore gli agenti stanno passando al setaccio i dischetti dei computer e le agende con i numeri di telefono sequestrati alla 37enne e al 42enne cinesi a capo delle sette case di appuntamenti sgominate: una a Poggibonsi, la città da dove è partita l’operazione, e altre a Siena, a Arezzo, Lastra a Signa, Poggio a Caiano e Empoli. L’obiettivo delle indagini è fare completa luce sulla vicenda e accertare la presenza o meno di fiancheggiatori dei due cinesi arrestati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Intanto, emergono altri particolari. Un cliente della casa a luci rosse del Bernino, per esempio, non aveva esitato a infrangere le misure di sicurezza anticovid pur di avere un incontro hard con una ragazza. Ad aprile, in pieno lockdown e con il divieto di uscire di casa per il rischio di contagi, dopo avere fissato un appuntamento al telefono era andato dalla squillo.
Però, non l’aveva fatta franca. La polizia municipale, che già teneva d’occhio da tempo la casa di appuntamenti, lo aveva beccato, multandolo pesantemente. Stando a quanto emerso fino a questo momento, le ragazze cinesi non avrebbero subito, insomma, nessun tipo di violenza fisica. Come spesso accade in questi casi si tratta di ragazze a cui la vita non ha offerto una possibilità migliore di quella di prostituirsi per mantenersi, consentendo ad altri di lucrare sul loro corpo. I due arrestati si trattenevano la metà della cifra pagata dai clienti: cifra che andava dai 50 ai 100 euro in base alla prestazione. Gli affari, nonostante la pandemia avesse colpito anche il settore del meretricio, andavano a gonfie vele. Come dimostrato dalle ingenti somme rinvenute nelle case di appuntamenti. "Oltre un anno di lavoro condotto dalla nostra polizia municipale, insieme alla polizia di Stato del nostro comando cittadino, agli agenti della squadra mobile della Questura di Siena, Arezzo, Prato e Firenze ed il comando della Polizia municipale di Siena – afferma il sindaco di Poggibonsi, David Bussagli – Un lavoro che ha permesso di smantellare un grosso giro di prostituzione in Toscana. Un lavoro che merita tutto il nostro apprezzamento".