Giovanni Allevi: "Tomorrow", l’anima e la musica

Il rinomato compositore Giovanni Allevi affronta una terribile malattia che lo costringe a mettere in pausa la sua musica. Dopo un lungo percorso, torna a esibirsi a Sanremo, dimostrando che la fragilità può trasformarsi in forza.

La vita è imprevedibile, la vita è una continua ricerca di equilibrio tra la luce e il buio. Giovanni Allevi è un rinomato compositore, pianista di fama internazionale, scrittore, filosofo, una di quelle persone che sa meravigliare e che sa meravigliarsi,con la sua musica ha incantato milioni di fan in tutto il mondo, questa è la luce.. e poi c’è il buio: una terribile malattia improvvisa, feroce lo ha costretto ad abbandonare le scene, a mettere la musica in pausa per curare se stesso: un percorso lungo con ancora qualche salita da affrontare ma che lo ha riportato fino a Sanremo per esibirsi di nuovo per la prima volta davanti al suo pubblico. "All’improvviso mi è crollato tutto, è liberatorio essere se stessi, per dare forza e speranza alle tante persone che stanno ancora lottando contro la sofferenza suonerò di nuovo il pianoforte davanti al pubblico". Lui è affetto dalla neuropatia, cioè un tremore alle dita, che anche se gli impedirà di contare sul suo corpo, non fermerà la sua anima.Per lui è un’emozione grandissima ma anche per noi che abbiamo scoperto adesso la storia: è una storia molto toccante anche se non abbiamo vissuto quei dolori e quelle sensazioni. Anche il titolo del suo brano "Tomorrow" ha un significato importante e ci ha commosso moltissimo. Questi due anni di malattia sono stati la sua esperienza della sua fragilità che si è rivelata una grande forza, sapere di non poter suonare il pianoforte come faceva prima diventa normalità perché l’essere umano non è perfetto. Anche se ha passato dei brutti anni questi che verranno li vuole vivere al massimo.

Jacopo Laurano

Klivio Caca