Frattura alla gamba come nel '90: altro corteo del Palio da infortunata, "Che adrenalina"

Galgani, ex dipendente comunale e giraffina, svela l'incredibile coincidenza. Corteo in carrozzina

Laura Galgani nel corteo della Giraffa

Laura Galgani nel corteo della Giraffa

Siena, 15 luglio 2019 - «Gamba fratturata, come nel 1990. Sabato tutti chiedevano se facevo finta per esigenze scenografiche del corteo della vittoria, in realtà me la sono rotta davvero».

Scherza sull’infortunio, Laura Galgani. Le amiche giraffine, quando si è ripetuto l’episodio di 29 anni fa, non hanno esitato a correre a casa sua per farsi dare la foto scattata all’epoca, quando era stata costretta ad assistere in sedia a rotelle al corteo per la frattura del perone. Identica a quella che si è procurata il 2 luglio scorso, andando a prendere il Drappellone vinto da Tittia su Tale e quale.

«Una storia incredibile», ammette Laura, ex dipendente comunale ma soprattutto nata e cresciuta in Giraffa. La ‘famiglia’ di cui è stata presidente delle donne vittoriosa due volte negli anni ’80, nel 2004 era vicario quando il Palio lo portò Donosu Tou. «Ci sono sempre per la Contrada», ammette.

«Ero a vedere il Palio da un’amica nel palazzo dei Rozzi. Mi sono fiondata a corsa fuori al momento della vittoria. Giunta sotto il palco dei giudici sono scivolata. Due poliziotti, gentilissimi, volevano chiamare il 118. ‘Macché, ho detto, io vado dietro al Palio’ Così ho fatto fino a Provenzano, quindi il Te Deum. Sentivo un doloretto al ginocchio e alla caviglia. Arrivata in Società ho applicato il ghiaccio aiutando poi ad apparecchiare i tavoli per il ricevimento delle dirigenze. Due ore di adrenalina pura finché il dolore non si è fatto acuto e sono andata con un’amica al pronto soccorso. Qui sono svenuta mentre attendevo il turno per cui sono stata portata d’urgenza all’interno. E nel cuore della notte è giunta la sentenza: un paio di microfratture al ginocchio più il perone, ad un centimetro scarso dalla rottura del 1990 che mi procurai andando a lavorare. Così ho ispirato la scena per il corteo della vittoria visto il nome del cavallino, Tale e quale».

Tutto come nel ’90 davvero. «Perché a prendermi, proprio come allora, è stato Novello Manganelli. Ventinove anni fa – prosegue Galgani – fu grazie a lui che riuscii a vedere il corteo della vittoria dai ferri di San Francesco. Venne fatto il 30 settembre, prima della cena. Anche sabato sera è venuto Novello per portarmi con la carrozzina alla sfilata. Tale e quale anche questo!» Una storia che racconta il dietro le quinte del Palio. Fatto certo di corsi e ricorsi ma anche di amicizia e solidarietà. Come quella di quattro ventenni giraffini andati a trovare Laura a casa. «Mi hanno scaldato il cuore», confessa commossa.