DIMASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Galletti: "Bagni San Filippo, siamo ancora in attesa del progetto"

La riapertura dello stabilimento si spera avvenga nel 2023. Intanto la Pro loco si riunisce per decidere il suo futuro

di Massimo Cherubini

"Chiuso per stagione invernale. Prossima apertura prevista Pasqua 2019". Questo il cartello apposto al cancello d’ingresso dello stabilimento termale di Bagni San Filippo. Era la fine di una stagione, quella del 2018, caratterizzata da alcune interruzioni dovute alla non idoneità delle acque sulfuree. Pochi mesi dopo invece della riapertura c’è stata (giugno 2019) la cessione dello stabilimento e dello storico Hotel Terme. Una cessione importante e cercata dagli amministratori comunali di Castiglione d’Orcia per dare sviluppo al grande valore delle acque termali. La giunta guidata da Claudio Galletti in pochi mesi approvò la variante per consentire alla nuova proprietà, una multinazionale, con sede legale a Pienza, che opera nel settore agricolo e turistico, di progettare un ampliamento della struttura alberghiera, la realizzazione di nuovi parcheggi, la modernizzazione del centro termale. Quello che da tre stagioni e mezzo (quella del 2018 fu caratterizzata da ritardi e sospensioni dell’attività) attendono tanti comuni cittadini. Quelli che da anni facevano le cure termali a Bagni San Filippo. Tutto chiuso. Cosa succede? "Noi – dice il sindaco Claudio Galletti – siamo in attesa dalla scorsa primavera della presentazione del progetto. Lo abbiamo sollecitato ma ancora non è stato presentato. Appena lo avremo ci attiveremo, come abbiamo fatto per la variante, per approvarlo in tempi rapidi nel rispetto dei vincoli paesaggistici e storici che interessano l’edificio e l’area". A quando la riapertura? "Speriamo – prosegue – entro la fine del 2023". Un progetto affidato, è il supervisore, all’archistar Massimiliano Fuksas. Il tempo passa e nulla si muove. Neppure sul fronte del secondo stabilimento termale che doveva nascere nell’area della ex Amiata Marmi. A fronte di questi problemi – non gli unici perché a Bagni San Filippo c’è stato un enorme incremento di turisti, vi è un grido di allarme per la devastazione del Fosso Bianco – gli abitanti del piccolo centro questa sera si ritrovano. Per decidere sul futuro della Pro Loco che da tre anni è inattiva. Un’associazione che si è data un gran daffare, è stata propositiva, di stimolo e di suggerimento. Ora o chiude o deve trovare nuove leve, nuove forze, per rinvigorire l’attività.