
Telecamere di videosorveglianza e allarmi per combattere i ladri (foto archivio)
Siena, 3 gennaio 2023 - "Non c’è stata ad ora un’impennata delle vendite di sistemi antifurto per le abitazioni legata ai colpi nelle case durante le festività. Come accaduto nel passato, molti vengono da noi per mettere l’allarme dopo aver subito la visita dei ladri o, magari, perché sono stati dal loro vicino. O semplicemente per sentirsi più sicuri", spiegano a ’Safety & privacy’, azienda specializzata nel settore che si trova in Cerchiaia a Siena. E che opera in tutta la provincia. "Non c’è comunque una zona da cui arriva il maggior numero di richieste, spaziamo dalla montagna al confine con il Fiorentino", proseguono.
L’ondata di furti che ha caratterizzato le festività, peraltro non una novità perché accade ogni anno, ha messo in rilievo che ancora molte famiglie ritengono di essere relativamente tranquille fra le quattro mura dell’abitazione, anche senza occhi elettronici o sensori di allarme. Lasciando per di più porte socchiuse oppure finestre aperte dotate di vetri che si rompono facilmente. Tanto che le forze dell’ordine, alla luce di tale situazione, non mancano di invitare i cittadini ad alzare la guardia tutelandosi per evitare intrusioni che, nonostante il rafforzamento dei controlli, inevitabilmente possono esserci. Nelle abitazioni di nuova costruzione, per esempio, viene solitamente predisposto dagli elettricisti l’impianto di allarme che invece manca in quelle del centro storico o anche più datate.
"In linea generale riscontriamo in realtà una maggiore consapevolezza dell’importanza dei sistemi antifurto da parte delle persone – chiarisce ancora ’Safety & privacy’ –; di solito quando si prende casa non dico che questa sia la priorità, camera da letto e cucina vengono sicuramente prima, ma si piazza nelle posizioni più alte nella lista delle dotazioni. Sentirsi sicuri nella propria casa è un valore aggiunto". In linea generale i senesi scelgono di installare l’allarme antifurto nelle case private, in seconda battuta la videosorveglianza che, comunque, non consente di mettere in fuga i malintenzionati. Qualcuno decide infatti di optare per entrambe. "I nostri sistemi di allarme sono tutti certificati e si possono collegare con le forze dell’ordine – spiegano dall’azienda di Cerchiaia – e lo sono nel 90% dei casi". Gli addetti rilevano poi che la videosorveglianza viene preferita in presenza di tensioni di vicinato. Tantissime le situazioni particolari che hanno aiutato a risolvere, dalla persona che chiede le telecamere perché gli rigano la macchina a quella che trova scritte oscene sui muri dell’abitazione. "Ma le abbiamo installate anche quando si verificavano furti nell’orto, diventati troppo frequenti. Si tratta sempre di una proprietà privata. Insomma, sicurezza a 360 gradi", concludono a ’Safety & privacy’. Uomini i più prudenti? In realtà, spiegano, sopra i 60 anni sono in genere i maschi ad interessarsi ma sotto questa età indifferentemente anche le donne.
C’è un costo, naturalmente. Ma pochi sanno che da anni esistono contributi statali pari al 50% del prezzo per mettere l’antifurto nella prima casa, non quella al mare per intendersi. Quanto alle cifre da sborsare variano a seconda della tipologia dell’appartamento da proteggere, in particolare dagli accessi da cui potrebbero intrufolarsi i ladri.