
Monia Ciampolini micologa Asl
Siena, 16 ottobre 2024 – Quindici casi di intossicazione da funghi nella Toscana Sud, di cui 8 nella provincia di Siena, nel giro di tre giorni: è il preoccupante bilancio dell’ultimo fine settimana, diffuso dal Dipartimento della Prevenzione Asl, che con i suoi tecnici micologi è di supporto ai Pronto soccorso dell’area vasta Sud Est. “In considerazione delle condizioni climatiche che prevedono un periodo di raccolta esteso e a seguito di un primo bilancio non confortante delle intossicazioni, occorre tenere la guardia alta contro i rischi - dice Leonardo Ginanneschi, responsabile dell’Ispettorato micologico della Asl Sud Est -, innanzitutto è raccomandato sottoporre i funghi raccolti a consulenza di esperti agli sportelli micologici, di non consumare ovuli chiusi che possono causare conseguenze serie e infine si consiglia di non far mangiare funghi a bambini, anziani o a malati”.
“Degli 8 intossicati senesi, 4 hanno mangiato funghi mortali – rivela la micologa Monia Ciampolini -, fra cui il falso ‘cucco’, ovulo chiuso del tutto simile a quello benigno. Questo ha fatto scattare l’allerta e richiesto massima attenzione. In questo periodo tutti si improvvisano raccoglitori esperti, vanno nel bosco e prendono tutto quello che trovano. Nessuno degli intossicati ha portato a controllare i funghi allo sportello micologico: noi tecnici siamo stati attivati da ospedali e presidi sanitari presso i quali gli intossicati si sono recati con sintomi importanti".
L’Asl Sud Est ha attivato il 2 settembre scorso il servizio di controllo dei funghi raccolti, grazie a sportelli micologici accessibili previo appuntamento telefonico, per la provincia di Siena allo 0577 536650: il personale amministrativo riceve le chiamate dell’utente, dirotta le richieste ai micologi presenti su tutto il territorio, sette giorni su sette, che poi ricontattano gli utenti per adempiere ai controlli; e dal 15 settembre gli sportelli sono anche accessibili in orari e giorni prestabiliti. “Il servizio degli sportelli è gratuito e presente a Siena come a Colle Val d’Elsa e a Torrita di Siena e su appuntamento anche ad Abbadia San Salvatore”,, precisa Monia Ciampolini.
Nei casi in questione gli intossicati arrivano in pronto soccorso con sintomi quali diarrea, vomito, dolori e anche allucinazioni: “Riferiscono di aver mangiato funghi – prosegue la micologa -, che sono più o meno tutti tossici, ma alcuni si manifestano nel giro di poco, altri sono a lunga latenza e sono anche quelli più pericolosi. Importante è portare i residui dei funghi cucinati in ospedale, per capire subito di cosa si tratta. I funghi sono tantissimi ed è impossibile che il non micologo, anche se raccoglitore esperto li conosca tutti: poi ci sono fattori atmosferici che ne cambiano la forma o il colore, compromettendo il riconoscimento. E va anche detto che il fungo alterato, con presenza di muffa diventa tossico, come è per qualsiasi alimento. Per questo, fondamentale è farli controllare prima di consumarli e comunque mangiarne in piccole quantità, non tutti i giorni. Le persone più a rischio sono i cercatori esperti e quelli a cui vengono regalati dai raccoglitori: un inesperto di solito fa controllare ciò che trova”.