Fratelli d’Italia sul piede di guerra "Consiglio comunale e provinciale Stop alle nozze Mps-UniCredit"

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia interviene sulla trasferta del sindaco di Siena a Roma: "E’ stata importante, perché per la prima volta si è dato un forte e chiaro messaggio sulla salvaguardia della Banca Mps e di tutela della nostra città. Già poche settimane fa, Fratelli d’Italia aveva ribadito la necessità di tutelare il territorio, mantenendo a Siena la direzione generale della Banca, salvaguardando i livello occupazionali, ma soprattutto difendendo una storia e una identità, perché, Mps è parte della storia e dell’identità di Siena, è un brand che i senesi hanno creato e sostenuto, è imprescindibile dalla Città e non solo per una questione economica o occupazionale".

Di qui l’appello: "E’ importante non disperdere il nome prestigioso dell’Istituto bancario. Condividiamo la preoccupazione del primo cittadino che, alcuni giorni fa, riferiva di un’accelerazione fortissima sulla questione della fusione. Varie sono le ipotesi sul futuro e sul destino della banca – si sottolinea – noi abbiamo espresso a chiare lettere la nostra preoccupazione e contrarietà per il rinnovato interesse del Pd per Banca Monte dei Paschi". E ancora: "L’esponente Pd Padoan è stato chiamato a ricoprire il ruolo di presidente di Unicredit al solo scopo di incorporare Banca Mps, oggi proprietà dello Stato con il Tesoro che ne detiene il 64% delle azioni – evidenzia FdI –. Siamo fermamente contrari a questa operazione che sancirebbe la fine di Banca Mps, con ulteriori migliaia di licenziamenti che andrebbero interessare moltissimi nostri concittadini. Non ci rassegniamo a questo scenario e cercheremo di scongiurarlo in tutte le sedi possibili".

E infine: "E’ opportuno dare un messaggio forte e unitario, per questo chiediamo la convocazione di un consiglio comunale e provinciale monotematico su Mps – è la conclusione – e presenteremo un ordine del giorno in tutti i consigli comunali dei Comuni della provincia di Siena; chiederemo ai nostri parlamentari un’azione altrettanto incisiva".