LAURA VALDESI
Cronaca

Francesco Mannozzi, la procura indaga sulla sicurezza: primi ‘avvisi’ per omicidio colposo

Primi avvisi di garanzia per la morte del giovane imprenditore di San Gimignano, schiacciato e ucciso da quintali di detriti

Il cantiere

Siena, 29 aprile 2023 – Primi avvisi di garanzia per la morte di Francesco Mannozzi, il giovane imprenditore di San Gimignano, schiacciato e ucciso da quintali di detriti mentre stava lavorando alla ristrutturazione di un casolare a Racciano. Ha ceduto infatti una porzione del tetto per ragioni che la procura, quasi certamente con una consulenza tecnica, dovrà stabilire. Un atto dovuto la notifica degli avvisi di garanzia per omicidio colposo anche in vista dell’autopsia che verrà svolta martedì prossimo su disposizione del pm Silvia Benetti.

Un complesso lavoro di ricostruzione, anche dei responsabili del cantiere, quello svolto dai carabinieri della compagnia di Poggibonsi e della stazione locale, subito intervenuti sul luogo della tragedia, giovedì pomeriggio, dopo che l’area è stata sottoposta a sequestro. Indicazioni preziose quelle tratte dal cartello esposto all’esterno del cantiere, sul fronte dell’edificio rurale. C’è il numero della pratica edilizia che è del 5 settembre scorso, le opere dsa eseguire, ossia "un consolidamento strutturale". Committente è un’immobiliare di Besana in Brianza. Progettista e al contempo direttore dei lavori, si evince sempre dal cartello del cantiere, un architetto. Responsabile della sicurezza una professionista di Poggibonsi che è fra gli indagati. La data di inizio dei lavori era indicata appunto nel settembre scorso ma, punto questo da chiarire, sembra che fossero in realtà ancora in fase embrionale. Titolare della ditta era proprio il giovane Francesco Mannozzi.

La procura guidata da Nicola Marini dovrà stabilire se erano state rispettate le misure di sicurezza e le regole previste, di qui l’attenzione subito rivolta ai tecnici. E anche la causa del crollo di una porzione del tetto. Al momento della tragedia a Racciano, oltre all’imprenditore travolto dai detriti, c’era un operaio nigeriano che si è salvato senza riportare conseguenze ed il padre della vittima. Che ha chiamato i soccorsi, purtroppo inutili.