REDAZIONE SIENA

Folla per l’addio all’avvocato Garzia Sul feretro la toga, il suo ‘vestito’

Alla cerimonia funebre amici, sindaci, il procuratore Vitello e la presidente del tribunale di Firenze, Marilena Rizzo

Se n’è andata per l’ultimo viaggio al cimitero di San Rocco con la sua toga sulla bara. Intorno tanti colleghi con gli occhi lucidi. Increduli che l’avvocato Luana Garzia se n’era andata a 57 anni. Una folla, sinceramente partecipe per questa perdita, si è radunata nella chiesa del paese a cui era legatissima. E dove aveva combattuto tante battaglie. A rendere omaggio alla pasionaria della legge e della politica tanti volti noti, dal sindaco di Siena Luigi De Mossi con il segretario comunale Michele Pinzuti, il sindaco di Torrita Giacomo Grazi e quello di Sovicille Giuseppe Gugliotti che l’ha ricordata durante la cerimonia funebre. Lo stesso ha fatto la presidente dell’Ordine degli avvocati Lucia Secchi Tarugi ricordando il suo impegno per quest’ultimo che Garzia considerava ‘casa’, sebbene non avesse ricoperto ruoli al suo interno. Claudio Nocchi, pastore della chiesa evangelica Gesù Nuova Luce a cui si era avvicinata negli ultimi dieci anni ha parlato della sua fede, mentre i soci di Luana Garzia hanno tratteggiato la missione dello studio che lei stessa aveva delineato. "La mia professione è stato l’unico vero amore della vita", ribadiva per voce loro confermando l’amore per la toga. Ma era importante "il gioco di squadra" in un’attività, quella di avvocato, che non è un "mestiere ma appunto una missione". Questa era la pasionaria a cui hanno reso omaggio ieri anche il procuratore della repubblica Salvatore Vitello e Marilena Rizzo, presidente del tribunale di Firenze con cui si era interfacciata quando sedeva nel Consiglio giudiziario. Se n’è andata con la toga sulla bara, il suo ‘vestito. Tumulato insieme a lei.

La.Valde.