DIMASSIMO CHERUBINI
Cronaca

"Floramiata, addio ’stelle’ Punto al mercato europeo"

L’amministratore delegato Leo spiega il cambiamento produttivo "Abbiamo preferito le piante verdi e ornamentali: ecco perché"

di Massimo Cherubini

Per la Floramiata di Piancastagnaio il 2022 è stato un anno difficile. Come per tantissime aziende alle prese con l’impennata dei costi energetici. "Un anno difficile- dice l’amministratore delegato Roberto Leo- anche per le conseguenze negative provocate della guerra in Ucraina. Maggiori costi energetici, minori vendite. E’ stata dura ma, seppur con numeri inferiori rispetto all’anno precedente, ce l’abbiamo fatta". Con un progetto imprenditoriale, che ha già portato all’aumento di capitale della società e anche a nuovi investimenti, cambia anche l’indirizzo produttivo. Quest’anno non si sono viste, non c’è stata la produzione, delle "stelle di Natale" proprio perché Floramiata crede, commercialmente parlando, più sulle pianti verdi, le ornamentali che sul fiorito. Una diversificazione, la mancata produzione delle "stelle di Natale", è stato un fatto che ha prodotto degli interrogativi. "Gli interrogativi – spiega il dottor Roberto Leo – hanno delle chiare risposte. La prima è strutturale, in quanto queste piante natalizie hanno avuto una bassa incidenza nel bilancio dell’azienda, appena il cinque per cento. La seconda perché la stella è una pianta che, in rapporto al valore di vendita, ha costi di produzione abbastanza elevati. In altre parole conferisce al produttore limitati margini di guadagno. Floramiata punta invece ad affermarsi sempre più – prosegue l’amministratore delegato – nei mercati florovivaistici europei. Dove stiamo riscuotendo consensi e acquisendo importanti fette commerciali".

Gli effetti negativi prodotti dalla guerra Ucraina, l’impennata dei costi energetici. Forse il calore geotermico è stato quello che ha dato una grossa mano a Floramiata. "Questo calore -osserva ancora Roberto Leo- è una risorsa importantissima. Che viene utilizzata attraverso la pompe alimentate da energia elettrica. Diciamo che noi avevamo un buon contratto con il nostro fornitore che non ci ha completamente salvati. L’aumento dei costi energetici ci danneggia, non ci avvantaggia. Più cara è l’energia elettrica meno sono i benefici dei flussi geotermici". Sul fronte occupazionale Floramiata, nonostante l’anno negativo, ha mantenuto la sua forza lavoro, quella stabilizzata. Diversificato l’impiego degli stagionali. Ovvero quelle forza lavoro che viene chiamata secondo l’andamento commerciale e i flussi produttivi.