
Fisiocritici, via al 334° anno con Guidotti
Sono 334 anni che l’Accademia dei Fisiocritici ci racconta del cammino dell’uomo su questa terra, gli equilibri, le conquiste, le scelte più o meno giuste. Oggi è ancora qui non solo a festeggiare un nuovo compleanno, ma ad osservare dove sta andando l’intreccio fra scienza ed umanità. "Dove si trova l’Accademia oggi? Dove sta andando?" ha esordito il Presidente dell’Accademia dei Fisiocritici Giuseppe Manganelli: "La parola che ci sembra meglio descrivere il momento – ha proseguito il presidente - è crescita. Il 2023 ha registrato significativi progressi da molti punti di vista: progetti, iniziative, offerta, ricerca, comunicazione, editoria, formazione, ingressi, risorse, migliorie della sede. O progetti di lungo periodo - ha affermato il presidente - evidenziano il ruolo dell’Accademia e del Museo come realtà vicine ai cittadini, suscitano reti partecipative e connessioni fra realtà affini".
Ha già due anni "Siena BiodiverCity" il progetto ideato dal Museo di Storia Naturale nell’ambito del programma Reset della Fondazione MPS, che ha come obiettivo quello di censire la biodiversità urbana di Siena. Temi di grande attualità ha toccato nella sua prolusione Matteo Guidotti, primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche del CNR. Il suo titolo ’Il Giano Bifronte della Chimica: utilizzi sbagliati, scelte etiche e molecole che hanno fatto la storia’ alludeva chiaramente all’eterno dilemma tra etica e scienza: gli scienziati, dopo aver ottenuto una nuova sostanza chimica, si sono spesso chiesti se i benefici legati all’uso di tali molecole in medicina, in agricoltura, nell’industria o nella vita quotidiana fossero davvero maggiori dei potenziali rischi di arrecare danno all’uomo e all’ambiente, in termini di pericolosità o di tossicità.
Massimo Biliorsi