
SIENA
"Manteniamo nei nostri cuori una preghiera per i feriti e la speranza imperterrita di una pace vera". Così, in una nota, Enrico Fink, presidente della Comunità Ebraica di Firenze e Siena dopo l’attentato terroristico di Hamas. "Non ci sono parole per esprimere la sofferenza, l’angoscia e lo sdegno con cui la Comunità Ebraica di Firenze e Siena vive queste ore - ha proseguito -. Le immagini di barbarie nei confronti di persone inermi, i corpi massacrati di centinaia di giovani colpevoli di essersi trovati per una festa all’aperto, le grida di anziani e ragazzi strappati via e portati chissà dove, non possono non riportarci alla mente le razzie di casa nostra ottant’anni fa, o le immagini dei pogrom che per secoli hanno insanguinato la terra d’Europa e marchiato a fuoco la nostra memoria. Siamo in stretto contatto con iscritti e familiari in Israele, e offriamo aiuto e sostegno a israeliani nel nostro territorio che ne abbiano bisogno. Ci stringiamo intorno ai nostri familiari e amici, a chi vive queste ore chiuso in un bunker, a chi guarda con disperazione e timore al futuro vicino e lontano".