
La sede del comando provinciale della guardia di finanza di Siena
Siena 16 novembre 2020 - Utilizzavano impropriamente il bonus cultura erogato dal ministero. Nei guai quattro giovani e un commerciante della Valdelsa. Nel corso di un'operazione della guardia di finanza del comando provinciale di Siena è emerso che nel 2017 quattro giovani appena maggiorenni avevano comperato, in un esercizio della Valdelsa senese, beni risultati poi non acquistabili tramite il bonus. Al commedrciante i militari si sono diretti in base alla segnalazione del "Nucleo speciale spesa pubblica e repressioni frodi comunitarie della guardia di finanza", mentre i quattro acquirenti fuori regola sono emersi indagando su 47 percettori del bonus.
Incrociando le dichiarazioni rese dai giovani con il riscontro documentale dei beni oggetto di cessione da parte del commerciante, sono emerse discrepanze dalle quali è stata appurata l’indebita riscossione dei buoni convertiti da parte di quest’ultimo.
I cinque responsabili dell’illecito amministrativo sono stati segnalati all'Agenzia delle Entrate per le relative sanzioni.
Intanto, è stato attivato il ministero per i beni e le attività culturali allo scopo di avviare l’azione di blocco/recupero delle somme indebitamente percepite dai giovani e dell'illegittimo beneficio economico ottenuto dall’esercente.
Le fiamme gialle senesi - si legge in una nota - "continueranno a porre al centro della propria missione istituzionale la tutela dell’economia legale a favore dei cittadini onesti e delle imprese che operano correttamente, nella consapevolezza che senza rispetto delle regole non ci potrà essere ripresa" economica dalle difficoltà connesse alla pandemia.